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Cronaca Centro storico / Piazza Erbe

Movida sì movida no, la polemica continua. Ambrosini: "Nessuna segnalazione"

La presidente della Circoscrizione del Centro Storico Daniela Drudi aveva sollevato con toni severi il problema del fracasso creato dai locali in città. Dopo le smentite da parte dei diretti interessati ora arriva anche quella ufficiale dell'assessore al Commercio

La lotta pro o contro la movida a Verona, così come in molte altre città, si ripete oggi come ogni anno, specie durante il periodo estivo. Ma a detta dei molti gestori di locali nel centro storico, il tentativo di rispettare le regole vigenti in merito quest'estate è stato portato avanti con estreme diligenza. Ciononostante la presidente della Circoscrizione per il Centro Storico Daniela Drudi aveva di recente manifestato tutto il suo disappunto, nei confronti di una situazione che a sua detta per i residenti della zona sarebbe stata intollerabil.

Subito dopo le successive smentite da parte di chi nei cosiddetti "bar fracassoni" (epiteto peraltro mal digerito dagli stessi esercenti) ci lavora, ora è arrivata la sorpresa per questa polemica estemporanea di fine estate, da parte direttamente dell'assessore al Commercio Marco Ambrosini. E stando alle sue dichiarazioni riferite dall'Arena, la versione fornita dai gestori dei locali in Centro, pare corrispondere alla realtà: "Dopo aver appreso dell'intervento della presidente della prima circoscrizione, Daniela Drudi, ho effettuato alcune verifiche all'Ufficio Commercio: non ci risulta che ci siano state segnalazioni su casi particolari di disturbo della quiete pubblica. Ad ogni modo, nel corso del prossimo incontro con la presidente Drudi avremo modo di approfondire anche questo argomento per capire nello specifico quali sarebbero i bar che creano problem. Va comunque fatto presente che non è così semplice ridurre gli orari di apertura dei locali. A fronte della legge sulle Liberalizzazioni del governo Monti, infatti, gli esercizi commerciali potenzialmente possono restare aperti 24 ore su 24".

Decisamente contrario a qualsiasi nuova forma di restrizione da imporre ai locali cittadini, si è detto il consigliere di maggioranza Giorgio Pasetto, così come emerge dalle sue dichiarazioni riferite dall'Arena: "Io sono convinto che Verona abbia tutte le carte in regola per venire annoverata tra le città più attraenti d'Europa, con un grande potenziale. Eppure sembra che qualcuno non lo voglia sfruttare. Spiegatemi il senso di una città turistica che, invece di potenziare la propria offerta, la limita in continuazione, imponendo misure restrittive a dir poco assurde. Posso anche capire le lamentele dei residenti, ma stiamo parlando di un 'fracasso' limitato per lo più al periodo estivo e nei fine settimana. Non credo proprio si possa parlare di una tortura per i residenti, anche perché il senso civico, tra gli abitanti di Verona, è ben più radicato che altrove". 

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