Verona. La Corte d'Appello ribalta le sentenze sui "bar fracassoni": assolto Fabio Venturi
In primo grado era stato condannato insieme a Stefano Nicotra ed Eliano Pasini, mentre nell'ultimo grado di giudizio il giudice ha deciso di assolvere tutti e tre per il reato di rivelazioni di segreti d'ufficio
La Corte d'Appello di Venezia ha essenzialmente ribaltato i giudizi arrivati in primo grado sulla nota vicenda delle verifiche nei "locali fracassoni", che vedeva coinvolti, l'ex vicecomandante della polizia locale Eliano Pasini, Stefano Nicotra e Fabio Venturi.
Tutti e tre infatti sono stati assolti dall'accusa di rivelazioni di segreti d'ufficio, ovvero di aver comunicato ai gestori dei locali le date in si sarebbero svolti in controlli, secondo l'accusa, in cambio di alcuni favori come biglietti per spettacoli o attrazioni. I tre erano stati invece giudicati colpevoli nella sentenza di primo grado ma per due di loro un'altra accusa è stata invece confermata dal tribunale.
Nicotra e Pasini infatti sono stati condannati a un anno e quattro mesi di reclusione, con l'interdizione dai pubblici uffici per tutta la durata della pena ai danni del secondo, per un episodio di corruzione riferito al ricorso per il Fuel Pub. Il sostituto procuratore Gennaro Ottaviano aveva impugnato la sentenza del 16 maggio 2014 chiedendo alla Corte di valutare l'episodio riferito alla vicenda del locale che si trovava nella zona di piazza Cittadella. Per l'accusa l'ufficiale redasse il ricorso amministrativo, per conto del titolare del Fuel, finalizzato all'annullamento delle sanzioni amministrative elevate da altri funzionari della polizia locale. I due inoltre dovranno risarcire il Comune di Verona, che si era costituito parte civile solo per l'accusa di corruzione.
Chi ne esce quindi completamente pulito è Fabio Venturi, al tempo presidente della Provincia e della Quinta circoscrizione, ora coordinatore della fondazione "Ricostruiamo il Paese" e organizzatore della campagna elettorale di Tosi per la corsa alla Regione.
