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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca casello autostradale A22

Rubano di notte la merce dei camion parcheggiati in autostrada: banda sgominata

Un'operazione congiunta della Polizia Stradale di Modena, Verona e Trento, ha portato all'arresto di sei persone che facevano parte di un sodalizio criminale campano che negli ultimi tempo colpiva sulla A1 e sulla A22

Il personale della Polizia Stradale di Modena, Verona e Trento, nelle attività di contrasto al fenomeno dei furti di carico ai danni di mezzi pesanti parcheggiati nelle aree di sosta autostradali, ha arrestato sei persone con l'accusa di furto pluriaggravato. 
Questa piaga ha colpito soprattutto l'Autostrada del Sole A1 e l'Autostrada del Brennero A22, così poco dopo le 22 del 9 novembre una pattuglia in borghese ha notato, all'altezza del casello di Modena Nord, un autocarro Nissan bianco, già segnalato in precedenza per essere stato utilizzato da un sodalizio campano dedito proprio a questo tipo di furti. Gli agenti in incognito poi hanno notato che una Lancia Musa bordeaux (presa a noleggio) sembrava scortare il primo mezzo: segno che tra i due veicoli c'era un collegamento. 
La pattuglia quindi ha seguito il veicolo Nissan tenendosi a debita distanza fino a quando, lungo la carreggiata Nord autostradale con direzione Modena - Milano, non la ha visto entrare ed uscire dopo pochissimo tempo da tutte le aree di servizio che incontrava sul suop percorso, verosimilmente per effettuare un sopralluogo utile ai futuri furti. Più precisamente, l'autocarro è entrato nelle aree di servizio di San Martino Est (Parma) e Arda (Piacenza), nelle quali l'autista e il suo passeggero sono scesi dal mezzo per fare un giro attorno agli altri camion parcheggiati, approfittando dell'oscurità. Successivamente i due sono risaliti a bordo del Nissan per dirigersi alla barriera di Piacenza Sud, dove sono rientrati in autostrada riprendendo la carreggiata sud in direzione di Modena. 
Gli agenti intanto avevano appurato che nelle aree "controllate" dai due, erano stati tagliati i teloni di rimorchi e semirimorchi per verificarne il carico trasportato, ma la poca appetibilità dei prodotti trovati al loro interno li avrebbe fatti desistere dal furto. Una manovra questa che il gruppo criminale eseguiva spesso, in quanto serviva anche per avvertire chi si trovava presso il parcheggio dei mezzi pesanti, in caso di arrivo delle pattuglie, di desistere dal provare il colpo. 
I criminali quindi si sono portati tutti sulla carreggiata Sud, attuando lo stesso modus operandi anche nelle aree di servizio di Arda Ovest (Piacenza) e San Martino Ovest (Parma). Poi, intorno alle 2.45, l'autocarro si è fermato all'area di servizio di Seccia Ovest (Modena), dove gli occupanti sono scesi, dopo aver parcheggiato negli appositi stalli, per controllare i vecoli presenti ed inviduando un Mercedes/Humbaer con targa bulgara il cui autista stava riposando all'interno. Il veicolo trasportava numerosi cartoni di olio per motore e differenziale, di marca Motul e Suzuki, destinato ad una ditta greca. Questa volta il Nissan è stato parcheggiato dietro il mezzo pesante bulgaro, mentre la Lancia Musa è rimasta parcheggiata in una piazzola di sosta dell'area di servizio, come nei sopralluoghi precedenti. Sotto gli occhi degli agenti, il mezzo dei criminali è rimasto fermo per diverso tempo vicino al Mercedes, mentre i banditi si davano da fare per trasferire il carico da un veicolo all'altro: in tutto i malviventi si sono appropriati di 377 cartoni d'olio, per un totale di 4524 litri corrispondenti a 45000 euro di valore. 
Non appena terminati il furto, il Nissan e la Lancia sono ripartiti a tutta velocità lungo la carreggiata Sud dell'A1. 
Verificato quindi l'avvenuto furto, le pattuglie della stradale sono passate all'azione fermando i malviventi ed arrestandoli in flagranza di reato. G.V. si trovava alla guida del Nissan bianco, mentre sulla Lancia Musa erano presenti C.G. (il guidatore), M.R., S.R., C.O. e C.F.. La merce sottratta poco prima è stata rinvenuta sull'autocarro ed inoltre sono stati anche trovati arnesi utili allo scasso: sul veicolo inoltre era stata predisposta sulla fiancata sinistra una sponda apribile manualmente, utile a caricare la refurtiva senza aprire il portellone posteriore e senza farsi vedere da occhi indiscreti. 

Tutti i componenti del sodalizio campano, fatta eccezione per C.O., risultavano avere alla spalle precedenti penali. Secondo quanto riportato dalla Polstrada, i sei personaggi avrebbero anche dei complici che per ora restano ignoti. 

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