Bambino di 8 anni scappa di casa a Brescia per raggiungere il padre a Verona
La presenza di una coppia di amici a casa della madre, dove lui si era dimostrato violento, ha spinto il piccolo a prendere il treno per raggiungere il padre che gestisce un negozio nella zona di Veronetta
Grazie all’intervento degli agenti della Squadra Volanti si è conclusa con un lieto fine la vicenda di ragazzino di soli otto anni, nato a Rovigo da genitori nigeriani, che ieri pomeriggio si era volontariamente allontanato dalla casa materna a Brescia.
A spingere il ragazzino a fuggire era stata la presenza a casa di una coppia di fidanzati, conoscenti della madre, il cui uomo si era dimostrato violento verso entrambi. Spaventato da tale situazione, il minore ha quindi raggiunto la stazione dei treni del capoluogo lombardo con l’intento di recarsi dal padre, il quale gestisce un negozio a Verona. Arrivato alla stazione di Porta Nuova ha quindi preso un autobus diretto a Veronetta per scoprire però che il negozio era chiuso. Il padre, infatti, si era già recato a Brescia per formalizzare insieme alla madre la denuncia di scomparsa. Cercando di tornare sui suoi passi, il giovanissimo è salito su di un altro autobus finendo però poi al capolinea della linea 12, in Piazzale Olimpia, dove , intorno alle 19.20, è stato notato dall’autista il quale ha quindi contattato il 113.
Giunti immediatamente sul posto, gli agenti si sono innanzitutto assicurati delle condizioni del piccolo, che si presentava in ottima salute, reattivo e collaborativo. Una volta tornati in sede, hanno poi contattato i colleghi della Questura di Brescia apprendendo che la madre aveva dato il suo assenso all’affidamento del minore al padre.
E così, in serata, dopo che era stato avvisato il Tribunale dei Minori di Venezia e grazie all’attività coordinata dei poliziotti delle Questure di Verona e di Brescia, il ragazzino è potuto tornare tra le braccia del padre, appena ritornato in città.
