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Domenica, 26 Marzo 2023
Cronaca Porto San Pancrazio

Bimbe uccise in casa d'accoglienza, si cerca ancora la madre: sommozzatori, droni e cinofila al lavoro

Le operazioni dei vigili del fuoco vanno avanti per cercare di rintracciare la donna, così come proseguono le indagini della Polizia di Stato con il coordinamento del pm Ormanni, per chiarire tutti i punti di questa drammatica vicenda

Sono andate avanti nella notte senza esito e ripartite mercoledì mattina con l'avvicendamento del personale, le ricerche dei vigili del fuoco di Verona per trovare Sachithra Nisansala Fernando Dewedra Mahawaduge, la donna di origine cingalese che tra pochi giorni compirebbe 34 anni, la quale risulta sparita dalla mattinata di martedì 26 ottobre, quando un operatore della casa di accoglienza mamma-bambino "Il Porto delle Mamme" di Porto San Pancrazio, ha scoperto nei loro letti i cadaveri delle due figlie, Sabadi di 11 anni e Sandani di 3.  La madre risulta essere al momento l'unica e principale sospettata per il loro omicidio, sul quale sta indagando la Squadra Mobile della Questura di Verona. 

La comunità educativa Mamma e Bambino è un caseggiato dei servizi sociali del Comune di Verona, dato in gestione ad una cooperativa, che offre una soluzione temporanea alle madri che si trovano in difficoltà. Sachitra si trovava lì insieme alle figlie da gennaio, su disposizione del Tribunale dei Minori di Venezia: avrebbe denunciato più volte l'ex compagno, senza che le sue accuse trovassero conferme, e non intendeva più vivere con lui, quindi aveva iniziato il proprio percorso in queste strutture.
E in quella di Porto San Pancrazio è avvenuto il drammatico ritrovamento nella mattinata di martedì, quando un operatore della cooperativa ha notato che le due piccole erano stranamente ancora a letto e non a scuola (una era iscritta alle elementari e l'altra alla materna, entrambe a Verona), decidendo così di svegliarle: nessun cenno di vità però è arrivato dalle due piccole, oramai decedute da diverse ore, mentre della madre non c'era traccia. Sui corpi non sarebbero state presenti tracce di violenza e occorrerà quindi attendere l'esito dell'autopsia per conoscere le cause del decesso, mentre la prima ipotesi degli investigatori sulla donna è che abbia lasciato la casa da una finestra per compiere un gesto estremo, dopo aver ucciso le bambine. Nessun rumore particolare è stato udito e la stanza è stata trovata in ordine, mentre sarebbe sparito il cellulare della donna, che risulta ancora attivo. 
A sostegno di questa teoria, sui cui le forze dell'ordine al momento stanno ancora lavorando, c'è la testimonianza di una fonte anonima riportata dal quotidiano L'Arena, la quale sostiene che Sachitra sarebbe stata udita mentre diceva «Piuttosto che dare le bambine a mio marito le ammazzo e mi ammazzo». Questo anche al termine degli incontri che dovevano stabilire le sue capacità genitoriali: pare infatti che presto sarebbero iniziati gli incotri protetti tra padre e figlie, e che la madre temesse che venissero poi affidate a lui. 

Omicidio a Porto San Pancrazio: trovate morte due bambine

Martedì mattina sul posto sono arrivate le ambulanze e le automediche del 118, che hanno potuto solo constatare l'avvenuto decesso, la Polizia di Stato con Volanti e Scientifica, il magistrato di turno Federica Ormanni e il 115 per dare il via alle operazioni di soccorso. Anche il sindaco Sboarina, accompagnato dall'assessore Maellare, si è recato in sopralluogo sul posto, definendo il fatto una «tragedia inspiegabile e incommensurabile». 

Le ricerche vanno avanti

Come detto, le ricerche proseguono senza sosta, con i pompieri che hanno messo in campo tutte le forze a loro disposizione per battere l'area che comprende Porto San Pancrazio e la zona del Lazzaretto, con il supporto della Protezione Civile e l'Unità di controllo locale stabilitasi nel cortile della comunità educativa. Unità cinofila e droni stanno battendo soprattutto la zona di terra, mentre i sommozzatori scandagliano il letto dell'Adige. Si cerca inoltre di sfruttare la geolocalizzazione del cellulare e di verifiche le ultime chiamate fatte. 
Le operazioni andranno avanti a ritmo serrato almeno fino a giovedì, poi i soccorritori si confronteranno con la Prefettura per capire come procedere, anche in base agli eventuali sviluppi. 
Nella mattinata di mercoledì è stato eseguito anche un nuovo sopralluogo nella casa, alla ricerca di nuovi indizi. 

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