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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Baby gang, stretta della questura: misure cautelari per 5 minori. Altri 6 denunciati

Sono gli ultimi risultati dell'indagine condotta dalla Squadra Mobile denominata "Q.B.R. 2", che a marzo aveva portato all'esecuzione di 5 provvedimenti. I giovani indagati dovranno ora rispondere di una lunga lista di reati che gli sono stati contestati

Un'altra operazione contro il fenomeno delle baby gang è stata messa a segno dalla questura di Verona nelle scorse ore. La Squadra Mobile infatti ha dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone 5 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati minorenni, i quali sono stati ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati che vanno dalla rapina, al furto aggravato, comprendendo ricettazione, violenza privata, lesioni aggravate, sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti.
Tre di questi ragazzi sono stati collocati in comunità e per gli altri due il gip del Tribunale dei minori di Venezia ha disposto la permanenza domiciliare. Inoltre sono stati deferiti, in stato di libertà, altri 6 minorenni ritenuti responsabili dei medesimi fatti. 

Provvedimenti che rientrano nella più ampia indagine condotta dalla Squadra Mobile denominata "Q.B.R. 2", che il 17 marzo aveva già portato all'esecuzione di altre 5 misure cautelari, emesse dal gip del Tribunale di Verona nei confronti di alcuni ragazzi maggiorenni per una serie di reati commessi a Verona da agosto 2021 a settembre 2022.
L'attività investigativa avrebbe permesso di appurare che per uno dei minorenni sottoposto al collocamento presso una comunità, è stata riconosciuta l’appartenenza all’associazione per delinquere insieme ai soggetti maggiorenni precedentemente citati. Per quanto riguarda gli altri giovani invece, sono stati considerati concorrenti nei reati prima citati, mancando l'esistenza di uno stabile vincolo associativo.

La polizia di stato avrebe accertato che i giovani indagati agivano insieme per commettere rapine e furti di catenine d’oro, portafogli, orologi, smartphone e biciclette, ai danni di coetanei e turisti.
La baby gang sarebbe stata solita mettere in atto un vero e proprio pestaggio delle vittime, a volte anche riprendendo il fatto con gli smartphone e successivamente postandolo sui social.

L'indagine avrebbe permesso alle forze dell'ordine di individuare negli indagati gli autori di 3 episodi di furto aggravato, una rapina aggravata, 4 ricettazioni e di una significativa attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Per gli stessi reati, altri 6 minorenni sono stati denunciati a piede liberi. 

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