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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza dei Signori

Baby gang, Cafagna: «I giovani non sono un problema sono una risorsa»

Il prefetto ha firmato un protocollo d'intesa per aumentare l'educazione alla legalità nelle scuole della provincia, ma alcuni cittadini chiedono anche altre risposte, come ad esempio la presenza più costante dei vigili di quartiere

Aumentare tra gli studenti veronesi la cultura della legalità, la conoscenza e il rispetto delle regole. Con questa finalità, il prefetto di Verona Donato Cafagna ha firmato un protocollo d'intesa mercoledì scorso, 14 settembre. Un'iniziativa che coinvolge scuole, forze dell'ordine e istituzioni locali per contrastare la criminalità tra i più giovani e quindi accrescere la sicurezza del territorio. Non sembra però questa la risposta che alcuni cittadini volevano sentire. E non va in questa direzione neanche la proposta di legge presentata dalla Lega a Peschiera del Garda.

Contro il fenomeno delle baby gang, infatti, il Carroccio chiede pene e sanzioni più severe per i minori che commettono reati e per le loro famiglie. Mentre alcuni cittadini di Borgo Santa Croce di Verona si sono incontrati per discutere sui recenti fatti di cronaca avvenuti nel quartiere, tra cui la rapina subita da alcuni minori e compiuta da un gruppo coetanei nei pressi delle giostre. I residenti della zona sono pronti a raccogliere le firme da presentare al prefetto Cafagna e al sindaco Damiano Tommasi per ottenere la sorveglianza continua di un vigile di quartiere.

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(La firma del protocollo d'intesa in prefettura)

Ma la prevenzione non si fa solo con i vigili sulle strade e nelle piazze. È prevenzione anche educare i giovani alla legalità e per questo il prefetto ha stretto un accordo con il dirigente dell'Usp (ufficio scolastico provinciale) Sebastian Amelio per migliorare quell'offerta formativa già attiva nelle scuole scaligere.
All'incontro sono intervenuti il comandante delle forze operative terrestri di supporto dell'esercito Massimo Scala, il questore Ivana Petricca, i comandanti provinciali dei carabinieri Francesco Novi, della guardia di finanza Vittorio Francavilla e dei vigili del fuoco Luigi Giudice. Inoltre, hanno partecipato alla sottoscrizione anche il vicepresidente della Provincia David Di Michele e l'assessore alla sicurezza del Comune di Verona Stefania Zivelonghi.
Il protocollo si propone di attivare una progettazione congiunta che amplia l'offerta formativa con la realizzazione di programmi annuali dedicati agli studenti di ogni ordine e grado, per potenziare e consolidare l’educazione dei giovani all’esercizio della democrazia, al rispetto dei diritti inviolabili e dei doveri inderogabili, promuovendo negli alunni la consapevolezza dei valori fondanti della Costituzione italiana.
Cafagna ha infine voluto sottolineare come i giovani rappresentino non un problema ma una risorsa per la società e che portare tra loro testimoni di legalità è il modo migliore di fornire un punto di vista diverso rispetto a quello che viene normalmente offerto dai canali social e dai media ai quali i ragazzi sono abituati. Negli incontri, si parlerà di regole, ma anche di diritti e doveri di cittadinanza, della Costituzione italiana e delle istituzioni attraverso le quali si realizza il sistema democratico. «Occorre rivolgersi ai ragazzi come cittadini, fornendo loro gli strumenti affinché siano consapevoli del loro ruolo», ha concluso il prefetto.

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