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Cronaca Centro storico / Piazza dei Signori

Prefettura di Verona, è tempo di bilanci: Mulas soddisfatto di quanto fatto finora

Il prefetto Salvatore Mulas ha incontrato la stampa il 21 dicembre e ha divulgato un po' di dati sulla sua attività, tra cui l'emissione di interdittive antimafia

Alla stampa riunitasi nella sede della Prefettura il 21 dicembre, il prefetto Salvatore Mulas di Verona ha illustrato i numeri delle attività svolte nel 2015 e da quando lui si è insediato in estate. Sebbene non ancora confermati dal Ministero dell'Interno, ecco i dati diffusi da Mulas e ripresi sul quotidiano L'Arena:

calo dei reati del 16 per cento, dei furti del 18, dei furti con destrezza del 5 per cento e del 4 per le rapine. Le rapine in banca sono passate da 6 a 8, due quelle negli uffici postali sono state due, una di meno rispetto all'anno passato. Sono aumentate le estorsioni, ma il numero è dato anche dal tossicodipendente che vessa la madre per i soldi della droga. L'usura è calata del 60 per cento, del 10 per cento sono calati i reati legati alla droga, stazionaria la prostituzione.

Da L'Arena, il commento del prefetto sui numeri del 2015: "Sono dati che soddisfano, certo non ci bastano dobbiamo fare sempre meglio, la sicurezza percepita è altra cosa, rispetto a quella reale. Questo comitato lavora tanto e in sintonia e questa è una bella forza". Il comitato a cui fa riferimento è tutta la squadra di forze dell'ordine con lui presente ai Palazzi Svaligeri per incontrare la stampa, cioè i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, la Questura, la Guardia di Finanza e tutti coloro che concorrono a garantire la sicurezza nel territorio veronese.

Mulas è intervenuto anche su una novità del 2015, cioè le interdittive antimafia da lui emanate, che provano quanto ormai il problema delle mafie non sia più confinato solo al sud Italia: "Lavoriamo bene, c'è una commissione specifica, abbiamo anche ritirato fuori vecchie carte. Sono indagini lunghe, approfondite, ma poi vedete che se c'è da firmare si firmano. Abbiamo detto a questa città che alle volte si distrae, a chi non si accorge alle volte di chi ha come compagno di viaggio che vigiliamo. Vogliamo garantire sicurezza, vogliamo che quello che è stato prootto qui in temini di ricchezza con tanta energia resti nelle mani degli imprenditori che l'hanno prodotta o dei loro figli". Sempre a proposito della criminalità organizzata, in sala è stato chiesto sui tanti incendi scoppiati nelle aziende nell'ultimo anno e Mulas ha risposto che "In un paio di casi abbiamo motivo di credere che dietro agli incendi ci sia qualcosa di sospetto, stiamo approfondendo. Sull'argomento ci sono state anche interrogazioni parlamentari".

Tra il furto di Castelvecchio, le sette interdittive antimafia firmate nei confronti di altrettanti imprenditori e le minacce terroristiche, i primi sei mesi di lavoro del prefetto Salvatore Mulas non sono stati facili, ma lui si dichiara soddisfatto di quanto ottenuto ed è fiducioso nel futuro.

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