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L'azienda ospedaliera integrata di Verona promossa a pieni voti in tema di trapianti

La Commissione Nazionale Audit del Centro Nazionale Trapianti ha valutato l'operato della struttura scaligera definendola "sicuramente un’eccellenza nel panorama trapiantologico nazionale"

La Commissione Nazionale Audit del Centro Nazionale Trapianti ha sottoposto a valutazione, promuovendolo a pieni voti, il Centro Trapianti di Rene dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. La comunicazione è stata formalizzata dal Direttore del Centro Nazionale Alessandro Nanni Costa al Direttore Generale dall’AOUI Francesco Cobello, al Centro Regionale Trapianti e ai sanitari responsabili del delicato e prestigioso settore.

I trapianti di rene a Verona hanno visto una costante crescita negli ultimi anni, passando dai 78 del 2011 ai 103 del 2014, ai 110 che costituiscono la stima prudenziale per il 2015. In crescita anche i trapianti di midollo, passati da 74 nel 2011 a 94 nel 2015 (stima prudenziale); quelli di fegato, da 23 nel 2011 a 40 nel 2015; e quelli di cuore, sostanzialmente stabili, ma aumentati comunque di 2 unità (18 nella stima prudenziale 2015).

“Questa prestigiosa valutazione – sottolinea il presidente della Regione del Veneto – ha un significato del tutto particolare. In quella che oggi è una struttura di eccellenza nazionale l’indimenticato Professor Piero Confortini realizzò infatti il primo trapianto di rene in Italia. Era il lontano novembre del 1968, quando a Verona nacque una scuola, nacque un nuovo modo di approcciare il malato, nacque per certi versi il concetto di Polo Specialistico, allora pionieristico, oggi diventato prassi nella buona sanità nel Veneto”.

Nella valutazione effettuata dalla Commissione Audit del Centro Nazionale Trapianti si segnala, tra l’altro, che “il Centro Trapianti di Verona è sicuramente un’eccellenza nel panorama trapiantologico nazionale”; che “il blocco operatorio è di estrema avanguardia, funzionalità ed efficienza”; che “ciascuna sala è fornita di modernissime attrezzature di monitoraggio e strumentazione chirurgica”; che “l’inserimento in lista d’attesa avviene in tempo reale, eseguito dall’equipe chirurgica utilizzando un programma informatico collegato direttamente al laboratorio d’analisi”; che “la cartella clinica, le prenotazioni delle visite e delle analisi sono gestite in modalità informatizzata” e che “questo consente di schedulare il percorso assistenziale del paziente in modo più agevole e consente ai pazienti in lista d’attesa o trapiantati di uscire dagli ambulatori con le prenotazioni degli esami già effettuate, evitando ritardi o mancanze di risultati al momento del controllo”.

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