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Cronaca

Azienda chimica in fiamme, paura per la diossina in aria

Pompieri in azione alla Kemoxide di San Pietro in Cariano. L'Arpav: "Parametri normali"

Le fiamme non smettono di divampare nel capannone della Kemoxide di San Pietro in Cariano, in via Brennero 109. Sul posto sono ancora operative due squadre dei vigili del fuoco, che dalle 21e50 di ieri sera, stanno cercando di spegnere il violento incendio scoppiato nell’azienda che lavora materie plastiche e derivati della gomma. In tutto sono stati impegnati 25 uomini delle squadre di volontari di Bovolone, Ala e Verona. La densa nube di fumo nero, visibile anche a 20 chilometri di distanza, non costituirebbe pericolo per la salute. A bruciare sarebbe stata della gomma, che non provocherebbe dispersione di diossina. A precisarlo sono i tecnici Arpav, intervenuti sul posto sia ieri sera, che stamane per i rilievi atmosferici e sul terreno.“Un vento diretto a sud-ovest- precisano dai laboratori Arpav di Padova- avrebbe convogliato il fumo in direzione Pescantina, arrivando alle zone residenziali della frazione di Settimo. Le nostre rilevazioni sull’inquinamento dell’aria non hanno confermato la presenza di anomalie”. Anche le centraline della qualità dell’aria, presenti a Borgo Milano e Cason, non hanno indicato nessun pericolo.
“Parametri normali”, quindi, come precisa anche l’assessore provinciale all’Ambiente, Fabio Venturi: “Io stesso sentivo odore di bruciato da Borgo Roma, stamattina. Dopo aver parlato con l’Ulss e i tecnici Arpav mi è arrivata la rassicurazione che non ci fosse alcun pericolo per la salute degli abitanti. Nessun allarme ma un po’ di paura per le dimensioni dell’incendio. Abbiamo comunque consigliato alle famiglie di tenere a casa i bambini ai bambini delle scuole dei dintorni”. Nessuna certezza, per ora, sulle cause reali dell’incendio. Si sospetta, però, che sia divampato per il malfunzionamento di un macchinario per la gomma che, all’ora dello scoppio, avrebbe dovuto essere spento.

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