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Cronaca

Ricercato per l'omicidio della moglie, confessa tutto e viene messo in carcere

Avni Mecja avrebbe ucciso la compagna Alexandra Elena Mocanu nel loro appartamento di Bolzano. L'uomo era ricercato anche a Verona dove vivono alcuni parenti tra cui il fratello

Al telefono con suo fratello avrebbe detto di essere ricercato e di dover scappare. E proprio perché il fratello ed altri parenti vivono a Verona, l'uomo era ricercato anche nel territorio scaligero. Sarebbe fuggito all'estero, riparandosi in Albania, suo paese d'origine. Ma alla fine è stato lui stesso a porre fine alla propria fuga, tornando in Italia e consegnandosi alle forze dell'ordine che lo aspettavano all'aeroporto Catullo.
Ieri, 24 ottobre, il 42enne Avni Mecja ha confessato tutto. Sarebbe stato lui ad uccidere la moglie, la 35enne Alexandra Elena Mocanu, nel loro appartamento di Bolzano. La procura altoatesina ha disposto dunque il fermo dell'uomo per omicidio volontario aggravato, rinchiudendo Avni Mecja in carcere.

Potrebbe essere stato dunque l'ennesimo omicidio consumato tra le mura domestiche quello scoperto domenica scorsa a Bolzano. La vittima è una donna originaria della Romania, Alexandra Elena Mocanu di 35 anni. Lavorava come barista e viveva con il marito in un appartamento al quinto piano di un palazzo di Viale Trieste. Il compagno, Avni Mecja, lavorava nel settore edile ed in passato era stato denunciato proprio dalla moglie per maltrattamenti.
I due condividevano lo stesso profilo Facebook, su cui pubblicavano foto romantiche. Ma quella di Alexandra e Avni non sarebbe stata una coppia felice. Oltre alla denuncia per maltrattamenti, ci sarebbero infatti anche le testimonianze dei vicini. «Li sentivamo litigare spesso, anche sabato sera, fino alle 22.30 circa, poi abbiamo sentito sbattere dei cassetti e poi più nulla - hanno raccontato a Today - Silenzio fino a domenica, quando è arrivata la polizia con i vigili del fuoco per entrare nell'appartamento».

L'omicidio potrebbe dunque essere avvenuto sabato sera e sono in corso le indagini della polizia di Bolzano proprio per ricostruire i tempi e la dinamica dei fatti. Secondo i primi accertamenti, la vittima sarebbe stata colpita violentemente con un oggetto e il suo cadavere sarebbe stato avvolto in una coperta. Ma per ottenere dettagli più accurati, la procura bolzanina ha ordinato un'autopsia.

Intanto, il reo confesso dell'omicidio è in carcere. Avni Mecja si sarebbe allontanato da Bolzano e avrebbe preso contatto con il fratello che abita a Verona. Sarebbe poi riuscito a scappare in Albania, ma alla fine è tornato su i suoi passi. Atterrato con l'aereo all'aeroporto di Verona, l'uomo si è consegnato a chi lo stava cercando ed ha confessato il delitto.

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