Vigilanza e prevenzione sugli autobus, Atv incarica agenzia di sicurezza
Il direttore generale Zaninelli: «La misura ormai è colma». Il presidente Bettarello: «Pronti ad intervenire con un'azione di repressione determinata in caso di allerta»
Un'agenzia che offre servizi di sicurezza è stata ingaggiata da Atv Verona per sorvegliare le corse ritenute più a rischio, in particolar modo quelle serali. L'annuncio è stato dato dal presidente dell'azienda veronese di trasporti Massimo Bettarello, che ha ribadito l'importanza della sicurezza dei passeggeri e del personale a bordo degli autobus scaligeri.
Recentemente si sono fatti sempre più frequenti gli episodi di singoli o di gruppi di viaggiatori che generano disagi nei mezzi pubblici. Si tratta di giovani o adulti trovati senza biglietto e spesso anche in uno stato di alterazione dovuto all'eccesso di alcol. Oltre al fastidio procurato agli altri utenti, capita a volte che questi soggetti danneggino gli arredi e lascino sporcizia sui bus. Per fronteggiarli, l'intervento dei controllori di Atv non è sempre sufficiente e per questo il personale deve chiamare la polizia o i carabinieri per riportare la calma sugli autobus. Circa un mese fa un 30enne è stato arrestato proprio per aver aggredito i controllori ed i poliziotti, ma lo stesso direttore generale di Atv Stefano Zaninelli ha riferito un altro episodio più recente. «Sabato scorso, sulla corsa delle 20.05 della linea 144 diretta a Legnago, un gruppo di ubriachi senza biglietto ha minacciato i nostri controllori che chiedevano loro il titolo di viaggio. Sono purtroppo ormai frequenti anche le risse. La misura ormai è colma e abbiamo quindi deciso di intervenire con fermezza prima che la situazione possa degenerare e sfuggire di mano, facendo accadere qualcosa di più grave».
Ecco quindi l'incarico affidato ad un'agenzia di security, i cui operatori «saranno chiamati già dai prossimi giorni a tenere sotto controllo i mezzi con funzione di vigilanza e prevenzione - ha spiegato il presidente Bettarello - E saranno pronti ad intervenire con un'azione di repressione determinata in caso di allerta. Ovviamente agendo sempre nei limiti di quelle che sono le possibilità di intervento previste dalla legge».