Atv. Nuovo referendum sull'accordo autisti-bigliettai. Ugl: "Non partecipiamo"
Con una raccolta di 190 firme tra i lavoratori si chiede l'approvazione di un accordo bocciato due volte. Pennisi: "In alcuni casi le firme sono state estorte con l'inganno"
In Atv sono state depositate circa 190 firme con la quale si chiede l'approvazione dell'accordo sugli autisti-bigliettai, bocciato da un referendum tra i lavoratori. Una raccolta firme criticata dal sindacato Ugl Autoferrotranvieri, che è tornato alla carica con il suo segretario provinciale Alfio Stefano Pennisi che contesta le modalità con la quale sono state raccolte le firme, "in alcuni casi anche estorte con l'inganno - scrive - visto che il tutto è stato effettuato senza alcuna trasparenza". E aggiunge Pennisi: "Atv continua a terrorizzare i dipendenti e li scredita facendoli passare per lavoratori sfaticati e ingrati".
Nelle giornate del 31 marzo e 1 aprile si terrà un nuovo referendum tra i lavoratori, a cui verrà riproposto di votare sì o no all'accordo sulla vendita e controllo dei biglietti degli autobus da parte degli autisti. Mentre Ugl considera improponibile la firma dell'accordo e rilancia una proposta fatta dagli stessi lavoratori: "l'inserimento di una clausola sociale - fa sapere Pennisi - che garantisca ai lavoratori la ricollocazione in caso di aggressione a causa della mansione di controllo, che comporti un' inabilità temporanea o permanente alla guida".
Il sindacato Ugl ribadisce che non sottoscriverà quello che considera un accordo beffa e non parteciperà né all'indizione né al nuovo voto referendario, promettendo però ai lavoratori di vigilare attentamente sulla regolarità delle operazioni di voto.