Atto dimostrativo di Christus Rex a Ponte Pietra: "Contro i profughi vogliamo le colonie"
Atto dimostrativo di una delegazione di militanti del Circolo Cattolico Christus Rex a breve distanza da quello che definiscono l'"ostello della vergogna"
"I veri cattolici veronesi non sono buonisti e non accettano l'"accoglienza-business" sulla pelle delle persone, spacciata come carità da personaggi senza scrupoli". Una posizione forte e chiara quella dei "tradizionalisti cattolici", così come si definiscono gli appartenenti al Circolo Cattolico Christus Rex che un paio di giorni fa hanno scelto di appendere uno striscione di protesta lungo Ponte Pietra, sul quale campeggiava la scritta "Sì alle colonie, no all'immigrzione".
"Con questo gesto dimostrativo, a due passi dall'ostello ove un gruppo di immigrati ha inscenato una vergognosa protesta, finora impunita - afferma il Responsabile Nazionale di Christus Rex Matteo Casagna - il Circolo Cattolico Christus Rex intende rispondere a "Famiglia Cristiana" (o "Famiglia Africana"?) e a tutti i soloni del politicamente corretto, chiedendo il rimpatrio immediato di tutti i clandestini e proponendo la soluzione propria della miglior tradizione cattolica, che vede nella struttura coloniale la risposta al mondialismo, la possibilità di affrancare dalla povertà gli stranieri in difficoltà, a casa loro, e la grande opportunità di evangelizzazione di questi popoli, per il loro Bene spirituale".
Il recentemente scomparso sociologo e pensatore Zygmunt Bauman, parlava a proposito dell'epoca contemporanea (ipotizzando una sorta di rovesciameto della figura dell'Angelus Novus benjaminiano) di un sempre più vivo diffondersi delle "utopie retrograde", un concetto che da episodi come quello appena citato, si evince bene pare essere destinato a perdurare molto più a lungo nel tempo rispetto persino a quello tanto blasonato di "modernità liquida".
