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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Violentò coetanea quando aveva 14 anni, assolto per «immaturità»

L'avvocato che lo ha difeso ha fatto emergere le difficoltà che il giovane aveva vissuto durante l'infanzia. Queste difficoltà gli avrebbero procurato un blocco della maturità affettiva

Assolto per «difetto di imputabilità dovuto all'immaturità». Questo ha deciso il tribunale dei minori di Venezia, come riportato da Fabiana Marcolini su L'Arena. Un ragazzo accusato di violenza sessuale su di una coetanea non è stato giudicato punibile. All'epoca dei fatti, nel 2012, aveva 14 anni e l'avvocato che lo ha difeso ha fatto emergere le difficoltà che il giovane aveva vissuto durante l'infanzia. Queste difficoltà gli avrebbero procurato un blocco della maturità affettiva, tale da non riuscire a comprendere la sofferenza altrui e quindi la gravità delle proprie azioni. Tesi risultata credibile, affiancata ad un percorso di rieducazione che ha cambiato l'imputato, che quindi è stato assolto.

Il reato è stato compiuto nel Veronese e la vittima era una ragazzina di 14 anni. La giovane aveva detto ai genitori che avrebbe incontrato un'amica e invece andò con l'imputato e con un suo amico di 13 anni in un locale. Quel locale era di proprietà di uno dei genitori dei ragazzini ed era chiuso. I tre riuscirono ad entrare e bevvero. L'alcol intontì la ragazza, che provò ad opporre resistenza ma alla fine fu violentata dal 14enne, mentre l'amico filmava tutto con il telefonino.
La vittima raccontò poi tutto alla madre e insieme andarono in Questura per la denuncia. Gli agenti convocarono i due ragazzi e le loro famiglie e da quel momento cominciò il percorso di rieducazione dei due. Per la sua giovane età, il 13enne non era imputabile. Mentre per il 14enne scattò l'imputazione per violenza sessuale e divulgazione di materiale pedopornografico. De secondo reato fu assolto quasi subito e ora a distanza di circa sette anni è arrivata anche la seconda assoluzione.

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