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Cronaca Santa Lucia e Golosine / A22

Assalto armato a un furgone portavalori in autostrada: arresti anche a Verona

Nell'occasione il commando avrebbe cercato di rubare i circa 2,5 milioni di euro in contanti presenti all'interno del furgone

La polizia di Stato di Modena, al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena, riferisce di aver dato esecuzione questa mattina, sabato 11 dicembre, ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena, nei confronti di quattro persone ritenute «responsabili dell’assalto al furgone portavalori avvenuto lungo il tratto autostradale di Modena Sud la sera del 14 giugno scorso». 

Assalto armato ad un portavalori - A22 - foto via ModenaToday-2

Gli arresti, secondo quanto riportato da ModenaToday, sono stati eseguiti dai poliziotti della squadra mobile di Modena e Foggia e del Compartimento della polizia stradale dell'Emilia Romagna, coordinati dal Servizio centrale operativo. I vari arresti «sono stati eseguiti nelle province di Foggia e Verona», mentre nelle province di Roma, Foggia, Mantova e Barletta-Andria-Trani sono stati compiuti «numerosi decreti di perquisizione disposti dall’Autorità Giudiziaria procedente nei confronti di soggetti nei cui confronti sono emersi elementi tali da non escludere la loro partecipazione alla scorribanda». Nel dettaglio, uno dei quattro arrestati pare stesse già scontando i domiciliari nella provincia di Verona per una rapina commessa a Lonigo. 

Dalle indagini sarebbe emerso che «un commando composto da circa 15 persone», intorno alle ore 20 del 14 giugno, avrebbe assalito un furgone portavalori diretto verso Bologna, nel tratto dove la A1 attraversa il comune di San Cesario sul Panaro, tentando di «asportare il contenuto presente pari a circa 2,5 milioni di euro in contanti». 

Assalto armato ad un portavalori - A22 - foto via ModenaToday 1-2

Il mezzo, secondo la ricostruzione dei fatti fornita dagli inquirenti, sarebbe stato inizialmente affiancato da «un’autovettura con a bordo alcune persone travisate ed armate di mitra tipo kalashnikov». Il commando armato, in seguito, avrebbe iniziato ad «esplodere all’altezza della fiancata anteriore sinistra diversi colpi d’arma da fuoco», provocando l’urto del mezzo contro il guardrail e contro il new jersey arrestandone così la marcia. Contestualmente nella stessa direzione sarebbero sopraggiunte altre quattro autovetture, tutte «risultate rubate» e poi «date alle fiamme dagli stessi indagati». Questi ultimi, oltre ad esplodere «diversi colpi darma da fuoco» avrebbero poi lanciato contro il furgone portavalori anche «ordigni esplosivi», mentre altri complici avrebbero rentato di aprire il lato posteriore del mezzo con un flessibile.

Contemporaneamente, sulla carreggiata autostradale opposta a circa 5 km di distanza, altri complici anch'essi armati  di fucili mitragliatori avrebbero esploso «colpi darma da fuoco in aria bloccando le quattro corsie di marcia» e «dando alle fiamme altre tre autovetture risultate anch'esse rubate». Per ritardare l'arrivo delle forze dell'ordine e di impedire l'accesso alla zona agli automobilisti, i rapinatori avrebbero anche collocato sul manto stradale «diverse bande chiodate causando così il blocco di entrambe le carreggiate di marcia dell'autostrada con conseguente interruzione della viabilità dalle ore 20 alle ore 4 del mattino del 15 giugno».

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