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Martedì, 23 Aprile 2024

Resiste e ferisce 2 agenti: aveva usato cocaina. Arresto al Porto San Pancrazio

In via Galilei, giovedì mattina a Verona, erano arrivate 4 Volanti per la segnalazione di un incendio che in realtà non era avvenuto e i poliziotti sul posto hanno trovato il richiedente, che pronunciava frasi sconnesse

È stato un giovedì mattina movimentato per i residenti del quartiere di Porto San Pancrazio, a Verona, messi in allarme dall'arrivo di quattro Volanti della Polizia e non solo. 

Una telefonata infatti avrebbe avvisato anche 118 e vigili del fuoco, oltre che il 113, che una palazzina con alcune persone dentro che stava andando a fuoco. Forze dell'ordine e soccorritori si sono dunque precipitati sul posto, trovando però tutto normale. Sul marciapiede era presente colui che avrebbe lanciato l'allarme, che si è rivolto ai poliziotti con alcune frasi sconnesse, affermando anche di sentire particolarmnte caldo. Gli agenti allora avrebbero cercato di portarlo in ospedale per verificare le sue condizioni, supponendo potesse avere problemi psichici, ma ad un certo punto l'uomo (come si vede dal filmato) ha iniziato ad opporre resistenza e ha praticamente assaltato un'auto di passaggio, alla quale si è aggrappato facendo però poca strada. 
Raggiunto quindi dagli agenti, sarebbe stato arrestato dopo una colluttazione, che ha procurato la frattura del mignolo ad un agente e 30 giorni di prognosi, mentre per un secondo agente i giorni di prognosi sono 5. 

Una volta bloccato, l'uomo è stato condotto all'ospedale di borgo Trento, dove il personale medico non avrebbe rilevato disturbi psichici, trovandolo invece sotto l'effetto di cocaina. Venerdì mattina l'individuo comparirà davanti al giudice per l'udienza di convalida, mentre sulla sua testa pendono i capi d'accusa di lesioni finalizzate alla resistenza a pubblico ufficiale e procurato allarme. 

Le immagini dell'episodio sono state riprese da una cittadina e hanno iniziato a circolare sul web, attirando anche l'attenzione di forze politiche come Forza Nuova. Queste le parole di Pietro Amedeo, Responsabile Proviciale del gruppo, che annuncia il ritorno in città delle "passeggiate per la sicurezza". 

Neanche tre giorni fa il comandante provinciale di Verona dell’Arma dei Carabinieri affermava “Non c'è nulla che possa destare particolare allarme nel veronese. Verona è città sicura” in linea con il mantra d’ordinanza di questura e prefettura che periodicamente cercano di far passare Verona per una vita tutto sommato priva di criminalità.

Ma ogni tanto la realtà emerge per quella che è e qualche cittadino con coraggio denuncia e rende pubblico lo spaccato delle periferie cittadine e dei quartieri veronesi.

Come stamattina, quando una signora dalla propria abitazione ha registrato un filmato in diretta riprendendo una scena che - se non fosse per la gravità che la stessa cittadina denuncia mentre riprende - sarebbe da usare in qualche film comico.

Ciò che si vede è stupefacente: ben sei agenti della questura veronese tentano invano di trarre in arresto un individuo che, con molta facilità riesce a spintonare e quindi sfuggire alla presa di dodici mani e un piede (di un agente che tenta uno sgambetto da cartellino rosso). Quindi davanti agli agenti - più impegnati a chiedere alla cittadina cosa stesse riprendendo - con guizzo atletico si attacca letteralmente ad una auto in transito e pare dileguarsi.

Beh, che dire? Se questa è la sicurezza che viene garantita ai cittadini italiani c’è da preoccuparsi, e non poco.

Se questo è il trattamento che ben sei agenti di pubblica sicurezza dello stato riservano ad un potenziale criminale - incalza Amedeo - c’è da interrogare seriamente il questore sulla reale capacità e volontà di applicare una legge che ad oggi viene raramente fatta rispettare alla peggior specie di umanità che ammorba le vie e le piazze della nostra città.

Mentre - per contro - i nostri militanti vengono meticolosamente controllati proprio in occasione delle “passeggiate per la sicurezza”, quasi a voler limitare la nostra presenza nelle strade, chi si dovrebbe far causa della sicurezza e tutela dei cittadini, non lo fa o al massimo si lamenta della mancanza di leggi più rigide e pene più certe, quando in casi come questo è ben altro che manca!

Questi episodi purtroppo ci confermano quanto da tempo molto cittadini segnalano alla nostra sede - conclude Amedeo - chiedendo di portare le loro preoccupazioni all’attenzione di autorità sempre più lontane e distratte da altre priorità.

Forza Nuova ribadisce quanto già intrapreso nei mesi scorsi, ovvero la necessità che siano i cittadini stessi a scendere per strada, riappropriandosi degli spazi pubblici che altrimenti diventano terra di nessuno, anzi, terra di spaccio, furti e comune delinquenza.

Per questo Forza Nuova predisporrà a breve nuove passeggiate per la sicurezza in Verona città, incalzando le preposte autorità a compiere meglio e più diligentemente il proprio dovere e vigilando affinché nessun quartiere venga lasciato in mano a sacche di delinquenza.

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