La questura di Verona riferisce dell'arresto avvenuto nella notte di domenica 6 novembre compiuto dagli agenti delle volanti nei confronti di un ventinovenne. Quest'ultimo, in base a quanto riportato dalla polizia, avrebbe infatti divelto un cestino dei rifiuti in via Mazzini e dopo averne prelevato il basamento in pietra, l’avrebbe «scagliato contro la vetrina del negozio "Victoria", mandandola in frantumi».

L’uomo, che viene descritto dalla polizia come «in evidente stato di alterazione», avrebbe quindi tentato di scappare dirigendosi in piazza Bra, dove tuttavia, a distanza di pochi minuti, sarebbe stato intercettato e arrestato dagli agenti delle volanti. Il tutto sarebbe avvenuto poco dopo la mezzanotte tra domenica e lunedì, mentre a dare l’allarme alla centrale operativa della questura sarebbero stati direttamente alcuni passanti, i quali avrebbero appunto assistito alla scena mentre stavano passeggiando in via Mazzini.

Quando i poliziotti sono giunti in piazza Bra, sarebbero subito riusciti ad individuare l’uomo, il quale infatti avrebbe tenuto ancora nella mano sinistra il blocchetto della serratura della porta d’ingresso del negozio. Con la mano destra, invece, spiega sempre la nota della questura di Verona, il ventinovenne avrebbe impugnato la cornice metallica del cestino.

Al termine degli accertamenti, l'uomo in questione, un ventinovenne di origini indiane che risulterebbe già noto alle forze dell’ordine per «reati contro il patrimonio e la persona», è stato arrestato con l'accusa di «danneggiamento aggravato e tentato furto aggravato». Questa mattina, il cittadino è comparso davanti al giudice che ha convalidato l’arresto. La stessa nota della questura di Verona precisa che «la responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile».