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Cronaca Lazise / Piazza Statuto

Arrestato latitante social: ricercato in Europa, pubblica su Facebook un suo selfie a Lazise

L'uomo è accusato di essere responsabile di un incendio che ha distrutto un bar in Germania

I carabinieri della stazione di Lazise, in esecuzione di mandato di arresto europeo con richiesta di estradizione da parte delle autorità tedesche, riferiscono di aver arrestato un cittadino tarantino, classe ’64, domiciliato in Germania, disoccupato, divorziato e risultato positivo nella banca dati dei militari in quanto ritenuto responsabile di "incendio aggravato". In particolare, secondo ciò che riportano i carabinieri, la notte tra l'8 e il 9 aprile scorsi sarebbe stato appiccato un incendio al pub cult "Techtel Mechtel" nel centro di Volkach, cittadina della Germania. L’edificio è andato completamente distrutto, ma fortunatamente i residenti al piano superiore del locale sono riusciti a mettersi in salvo in tempo utile.

Nell'occasione, i vigili del fuoco hanno spento l'incendio, impedendo che le fiamme si propagassero agli edifici vicini, ma il bar è stato completamente distrutto. Le immediate indagini condotte dalle autorità tedesche avrebbero consentito di raccogliere una serie di indizi di colpevolezza a carico del cittadino tarantino e, pertanto, si sono attivate per procedere al suo arresto. Tuttavia l'uomo, dopo l'episodio, si sarebbe allontanato dal suo domicilio in Germania, facendo perdere le proprie tracce. Le indagini avrebbero però permesso ai carabinieri di appurare che il latitante si era verosimilmente recato sul lago di Garda, poiché nella giornata del 9 aprile questi avrebbe postato una foto sul social network Facebook proprio di fronte al castello scaligero di Lazise e, sempre nello stesso Comune, avrebbe intrattenuto dei contatti con un altro soggetto qui domiciliato.

A quel punto, spiegano sempre i carabinieri, su richiesta delle autorità tedesche, è stato emesso un mandato d’arresto europeo e sono state avviate una serie di indagini congiunte in collaborazione tra forze di polizia italiane e tedesche per rintracciare l'uomo. L’odierno arresto si inserisce in tale ambito investigativo e, nello specifico, grazie ad un'efficace attività informativa svolta dai carabinieri della stazione di Lazise, questi ultimi spiegano di aver appurato che il latitante si trovava effettivamente sul lago di Garda, alloggiato presso l’abitazione di un amico a Lazise.

A quel punto, i carabinieri riferiscono di essersi portati sul posto per arrestarlo, ma al momento del controllo l'uomo non sarebbe stato in casa. Tuttavia, nella circostanza, i militari dell'Arma riportano di aver notato un’auto con targa tedesca parcheggiata nei pressi dell’abitazione e si sono dunque insospettiti, ritenendo che verosimilmente potesse essere proprio del latitante. Dopo ore di serrate ricerche, i carabinieri riferiscono di essere riusciti ad individuarlo e bloccarlo mentre stava passeggiando tranquillamente sul lungolago di Lazise.

L’uomo si sarebbe mostrato stupito dinanzi ai militari, poiché non immaginava di essere stato rintracciato a tanti chilometri di distanza dal misfatto. Il cittadino tarantino, le cui iniziali sono C. M., è stato quindi arrestato in esecuzione del mandato di arresto europeo e, successivamente, è stato tradotto presso la casa circondariale di Verona Montorio, messo a disposizione del presidente della Corte d’Appello di Venezia. Nella circostanza, i carabinieri spiegano infine che l’uomo è stato anche «sanzionato ai sensi dei Dpcm in vigore, poiché aveva fatto ingresso nel territorio nazionale senza sottoporsi al previsto tampone laringofaringeo».

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