Accusato di aver compiuto diversi furti in casa nella bassa veronese: giovane arrestato dai carabinieri
Si tratta di un ragazzo ventiseienne, arrestato dai carabinieri di Cologna Veneta e che ora si trova nel carcere di Montorio
I carabinieri di Legnago riferiscono in una nota di aver arrestato «un cittadino italiano, 26enne, residente nella bassa veronese». Quest'ultimo, secondo quanto spiegato dai militari dell'Arma, risulterebbe essere un «pregiudicato» e l'arresto è avvenuto in esecuzione di un'«ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere» emessa dal Gip del tribunale di Verona, su richiesta della locale procura della Repubblica.
I carabinieri riferiscono che il cittadino italiano 26enne risulterebbe «gravemente indiziato di essere l'autore di sette furti, tentati e consumati, in varie abitazioni e in un esercizio commerciale». I reati contestati sarebbero stati compiuti nel periodo compreso tra agosto e dicembre 2021, «tutti a Cologna Veneta». In base a quanto riportato dai militari dell'Arma, l'uomo di volta in volta avrebbe agito «da solo», introducendosi «all'interno dell'abitazione, asportando denaro e beni vari», quindi «allontanandosi subito dopo e facendo perdere le proprie tracce».
I militari dell'Arma, nella loro nota, chiariscono che «l'indagine, condotta dai carabinieri della stazione di Cologna Veneta» avebbe consentito di «raccogliere importanti elementi di prova nei confronti dell'indagato». Inoltre, si legge ancora nella nota, nel corso di «un sopralluogo effettuato in occasione di un furto in abitazione», gli stessi carabinieri avrebbero «rinvenuto e repertato una traccia di sangue riconducibile all'autore del reato». In base a quanto riferito dagli inquirenti, i successivi esami di laboratorio effettuati con la collaborazione del Ris carabinieri di Parma, avrebbero «consentito di estrapolare il Dna e di attribuirlo a quello della persona arrestata, a seguito di comparazione».
Le indagini, ad ogni modo, sono ancora in corso. In particolare, sottolineano i militari dell'Arma, al fine di «verificare eventuali responsabilità dell'arrestato in relazione ad altri reati predatori verificatisi sul territorio». Il giovane arrestato, al termine delle formalità di rito, è poi stato accompagnato presso la casa circondariale di Verona, venendo messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.