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Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Ai domiciliari dopo una rapina il giorno precedente, evade per spacciare: minorenne arrestato a Verona

Nell'abitazione del giovane gli agenti spiegano di aver anche trovato e sequestrato una pistola a gas «fedele riproduzione della Beretta in uso alle forze dell’ordine»

Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposti dal questore della Provincia di Verona, la dott.ssa Ivana Petricca, per prevenire e contrastare il crimine diffuso, continua serrata l’attività degli agenti delle Volanti. In tale contesto si inserisce l’ultima operazione, conclusasi nel pomeriggio di mercoledì 20 ottobre, con l’arresto di un giovane che la polizia spiega essere «già noto agli uffici di Lungadige Galtarossa».

Più nel dettaglio si tratterebbe di un ragazzo minorenne, il quale secondo ciò che riporta una nota della questura scaligera, è stato arrestato verso le 15.30 in Borgo Milano dagli agenti delle Volanti, dopo essere stato «trovato in pieno giorno fuori dalla propria abitazione, noncurante della misura degli arresti domiciliari a cui era sottoposto per una rapina commessa appena il giorno prima». Il giovane, che alla vista degli operatori avrebbe «tentato di disfarsi della droga», è stato trovato in possesso di «due confezioni di plastica contenenti hashish, un bilancino di precisione e una tessera sanitaria». Quest'ultima, secondo gli inquirenti, risulterebbe essere il «provento di uno scippo avvenuto appena due settimane fa».

Ben occultati sotto i suoi indumenti, i poliziotti spiegano quindi di aver trovato anche «95 euro in contanti, tra cui una banconota da 50 euro del tutto assimilabile all’originale, ma risultata contraffatta all’esito di una verifica più accurata». La perquisizione, estesa anche all’abitazione del giovane minorenne, avrebbe quindi consentito ai poliziotti di «rinvenire e sequestrare una pistola a gas, completa di caricatore e sprovvista di tappo rosso, fedele riproduzione della Beretta in uso alle forze dell’ordine».

Al termine degli accertamenti, per il minore sono scattate le manette per evasione. Il ragazzo, inoltre, dovrà rispondere di «detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, ricettazione e spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate». Su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia, il ragazzo è stato associato al C.P.A.I. di Treviso.

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