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Cronaca Affi / Strada Regionale 450

I carabinieri di Caprino Veronese hanno arrestato un giovane trovato con mezzo chilo di droga in auto

Il ragazzo è un ventitreenne incensurato che è stato fermato per un normale controllo lungo la strada regionale che da Peschiera del Garda conduce ad Affi

In base a quanto viene riferito in una nota dei militari dell'Arma, nel pomeriggio di venerdì i carabinieri dell’aliquota radiomobile del Norm della compagnia di Caprino Veronese hanno arrestato «un ragazzo di 23 anni, incensurato, per detenzione di sostanze stupefacenti». Il giovane sarebbe infatti stato «sorpreso in auto con 500 grammi di hashish». I carabinieri di Caprino Veronese stavano pattugliando la strada regionale 450 che da Peschiera del Garda conduce ad Affi, quando avrebbero notato una vettura Opel Meriva che pare procedesse a velocità elevata, decidendo così di sottoporla a un controllo.

Il giovane conducente, secondo ciò che riportano i carabinieri, sarebbe apparso «particolarmente nervoso ed impaurito», spingendo quindi i militari ad approfondire il loro controllo. I militari spiegano quindi di aver notato sul sedile del passeggero «un sacchetto di carta», al cui interno gli operanti avrebbero poi trovato «cinque panetti avvolti in una confezione di cellophane trasparente», il cui contenuto si sarebbe rivelato «hashish, per un peso complessivo di oltre 500 grammi». Immediatamente, la perquisizione è stata pertanto estesa all’abitazione del giovane. Qui i carabinieri affermano di aver trovati altri «20 grammi della medesima sostanza ed una dose di cocaina, oltre al materiale necessario al confezionamento».

La droga sequestrata dai carabinieri di Caprino Veronese : foto carabinieri di Verona

Un particolare curioso messo in evidenza dagli stessi militari è il logo singolare che i trafficanti devono aver applicato sugli involucri per contraddistinguerne il lotto di provenienza: «Forse per adeguarsi all’attualità, - evidenzia la nota dei carabinieri - questa volta è stata scelta la copia di uno stemma sportivo dai colori bianco e azzurro su cui campeggia la scritta "Napoli Femminile", che richiama la squadra di calcio partenopea». 

I carabinieri, anche a fronte dell'«ingente quantità di sostanza rinvenuta», spiegano a quel punto di aver provveduto ad arrestare il ragazzo. Dell’arresto è stata quindi data comunicazione al Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Verona, Dott. Stefano Aresu, il quale avrebbe poi «disposto di tradurre il soggetto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza, prevista nella mattinata odierna, presso il tribunale di Verona per presenziare all’udienza con rito direttissimo».

All’esito della direttissima, la nota dei carabinieri di Verona rivela che «il giudice, dott.ssa Sabrina Miceli, ha convalidato l’arresto e su concorde richiesta delle parti ha applicato la pena di anni 2 di reclusione e 1.400 euro di multa, senza applicare alcuna misura cautelare». In ultima istanza, la nota dei carabinieri specifica che «per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe».

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