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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Stazione / Piazzale XXV Aprile

Senza documenti, nascondeva hashish e cocaina: sputi e calci agli agenti dopo l'arresto

Il fatto è avvenuto in Stazione Porta Nuova, dove gli agenti della polfer hanno controllato un cittadino marocchino dall'atteggiamento sospetto, il quale una volta arrestato ha finito col dare in escandescenze. Nelle tasche, oltre al denaro, nascondeva hashish e cocaina

Prosegue senza sosta l’attività di controllo da parte della polizia ferroviaria nella stazione di Verona Porta Nuova che, ieri sera, ha portato all’arresto di un cittadino marocchino, M. A., classe '95 ufficialmente residente in Marocco e in Italia senza fissa dimora.

Il controllo in Stazione

Gli agenti del settore operativo di Verona Porta Nuova, nel corso del servizio di vigilanza della stazione, con specifici compiti di prevenzione e repressione dei reati in genere, hanno concentrato la loro attenzione su eventuali viaggiatori sospetti in particolar modo per quanto riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti. Poco prima delle 20, all’altezza dei bagni lato Milano della stazione, hanno notato arrivare un cittadino straniero, il quale alla loro vista, aveva cercato all'improvviso di cambiare direzione. Insospettiti dal suo atteggiamento, i poliziotti hanno quindi deciso di fermarlo per procedere a un controllo e identificarlo. Il suo comportamento assai nervoso ed eccessivamente agitato per un normale controllo di polizia, ha quindi ulteriormente insospettito gli agenti

Assenza di documenti: perquisito, spunta la droga

Considerato che M. A. è risultato essere privo di documenti, e quindi non in regola con la vigente normativa che regola il soggiorno degli stranieri non comunitari in Italia, i poliziotti hanno deciso di condurlo in ufficio. Alla richiesta di svuotare le proprie tasche sono poi comparse alcune cartine, parecchie banconote arrotolate da 20 euro ed una da 10 per un totale di 170 euro. Infine il cittadino straniero ha quindi spontaneamente consegnato una piccola quantità di hashish, dopo averla estratta dalla tasca dei pantaloni. A seguito di un ulteriore controllo, celato all’interno del taschino dei pantaloni, è stato poi recuperato un sacchettino termosaldato di colore bianco che è risultato contenere cocaina per un  peso di circa 4 grammi.

I precedenti del giovane

Dopo una breve verifica sulla banca dati interforze, a carico del giovane è emersa una precedente segnalazione ai sensi dell’art 75 D.P.R. 309/90, nonché una denuncia per ingresso e soggiorno illegale nell’Unione Europea. Sottoposto a rilievi fotodattiloscopici presso il locale Gabinetto di polizia scientifica, a suo carico sono risultati due alias con un precedente per ricettazione. Del fatto è stato informato il P.M. di turno presso il Tribunale di Verona, Dottoressa Zanotti, la quale ha disposto l’arresto ed il Giudizio con Rito Direttissimo per la mattinata di oggi.

L'arresto, pugni e sputi agli agenti

Resosi conto di essere stato tratto in arresto M. A. ha incominciato ad urlare, inveendo contro gli operatori di polizia, prendendo a pugni, calci e testate la porta. Poiché l’arrestato continuava a dare in escandescenze, tentando di mordere anche un poliziotto e sputando contro gli altri, si è reso necessario ammanettarlo per condurlo in cella. Successivamente, dalle telecamere gli agenti hanno notato che aveva cominciato a strappare a strisce la coperta che gli era stata data e, temendo che volesse compiere gravi gesti autolesionisti, sono nuovamente intervenuti per sottrargliela.

A questo punto il giovane ha ricominciato a urlare e a dare testate contro il vetro blindato, tanto da costringere i poliziotti a chiamare il 118 per chiedere ausilio al personale medico che, vista la situazione, gli ha somministrato una dose di sedativo per calmarlo. All’udienza di stamattina, oltre al personale citato come teste, si è reso necessario far intervenire un’ulteriore pattuglia della polizia ferroviaria perché, una volta condotto in Tribunale, M. A. ha ricominciato a dare segni di agitazione. Al termine dell’udienza di convalida, il giovane è stato condannato a 8 mesi di reclusione, pena sospesa.

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