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Cronaca Villafranca di Verona / Via Luigi Zanini

I carabinieri arrestano due persone trovate in possesso di pistole rubate e detenute illegalmente

Si tratta di due pistole semiautomatiche calibro 22, complete di caricatore con i relativi proiettili

I carabinieri del comando provinciale di Verona riferiscono in una nota dell'arresto compiuto nei confronti di due cittadini stranieri «di 38 e 41 anni, rispettivamente di origine albanese l’uno e marocchino l’altro, entrambi regolari sul territorio nazionale». L'arresto, spiegano i militari, è avvenuto «nel corso di un’operazione di controllo straordinario del territorio» e i due soggetti in questione sarebbero stati «trovati in possesso di due pistole semiautomatiche calibro 22, complete di caricatore con i relativi proiettili, detenute illegalmente».

L’operazione, in base a quanto si apprende, si sarebbe svolta alle prime ore del mattino di mercoledì 14 settembre, quando i militari del nucleo investigativo di Verona e quelli della compagnia carabinieri di Villafranca si sarebbero presentati, in forza di un decreto delegato dalla procura della Repubblica di Verona, nelle rispettive abitazioni dei due indagati a Villafranca di Verona e a Povegliano Veronese. Dopo le prime operazioni di ricerca, spiega la nota dei carabinieri, i due avrebbero consegnato «spontaneamente agli operanti le due armi che tenevano occultate con le relative munizioni». Da un controllo approfondito, entrambe le pistole sarebbero poi «risultate provento di furti perpetrati a Verona nel 2019 e a Mozzecane nel 2022».

Carabinieri Verona 2022-2

Carabinieri di Verona 2022

Per queste ragioni, spiega la nota dei militari dell'Arma, i soggetti «sono stati arrestati e condotti nel carcere di Verona – Montorio dove verranno custoditi a disposizione dell’autorità giudiziaria inquirente con l’accusa di porto e detenzione abusiva di armi e la contestuale ricettazione delle stesse». Sono tuttora in corso, da parte degli inquirenti, gli approfondimenti per comprendere «a cosa fosse finalizzato il possesso delle armi» che risulterebbero «pienamente efficienti e quindi in grado di offendere». Gli stessi carabinieri, nella loro nota, sottolineano che la misura «è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe».

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