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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Arena, caso Rachvelishvili. La mezzosoprano non si esibirà al festival estivo

Fondazione Arena parla di un malinteso, ma il PD attacca: "Figuraccia internazionale". E l'artista parla via Facebook: "Per maggiori garanzie bisogna far firmare i contratti per tempo"

Non è stato solo un malinteso, ma anche un problema che l'Arena di Verona ha da sempre: quello dei contratti.

Parole del mezzosoprano georgiano Anita Rachvelishvili pronunciate questa mattina, 24 aprile, in una diretta sul suo profilo Facebook a commento dell'incomprensione avuta con Fondazione Arena.

Il caso è nato quando durante la presentazione dell'Opera Festival del 2018 era stato annunciato che Anita Rachvelishvili si sarebbe esibita in due opere, la "Carmen" con il ruolo di Carmen e l'"Aida" con il ruolo di Amneris. Presenza smentita nel giro di un giorno dall'agenzia dell'artista. Il mezzosoprano aveva infatti chiesto al suo agente di ridurre gli impegni estivi. Fatto che la stessa Rachvelishvili ha confermata oggi nella diretta Facebook. L'artista ha dichiarato che gli impegni presi in primavera ed in estate erano già tanti e che ha bisogno di un mese di vacanza.

Fondazione Arena ha spiegato di non essersi inventata la presenza dell'artista, ma che c'era stato comunque un contatto con l'agente che aveva dato la disponibilità. Disponibilità poi tolta per le necessità espresse dall'artista. Ma nel suo intervento diffuso attraverso il social network, Anita Rachvelishvili ha aggiunto altro, parlando di quello che definisce un problema che esiste solo all'Arena di Verona. E il problema è quello del contratto. La mezzosoprano ha specificato che il suo non vuole essere un intervento polemico contro Fondazione Arena, ma ha sottolineato che quando è andata a cantare a Verona, ha potuto firmare il contratto di lavoro solo al suo arrivo in città, poco prima dell'inizio delle prove.

Chiedo alla nuova direzione dell'Arena di Verona di prendere in considerazione il fatto di far firmare i contratti con gli artisti in tempo - ha detto l'artista - Così le garanzie per tutti saranno più sicure.

E sul caso sono intervenuti anche i consiglieri comunali del Partito Democratico.

Se passa l'idea di una Fondazione Arena così sciatta e disorganizzata come emerge dal caso del mancato ingaggio del mezzosoprano georgiano Anita Rachvelishvili possiamo pure dire addio a tutti i nostri sogni di rilancio - hanno scritto Carla Padovani, Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani - A parte incassare le critiche e gli sberleffi è necessario che sindaco e sovrintendente affrontino la situazione e chiudano l'incidente con le opportune scuse, senza mettere in moto il consueto gioco dello scaricabarile. Ne vale della credibilità dell’intera città.

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