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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Arcigay Verona: "È ora di suonare la sveglia". Flash Mob in piazza Brà

I portavoce delle associazioni LGBTI preparano la manifestazione a sostegno della comunità omosessuale: "È davvero ora che in Italia ogni amore venga riconosciuto e che i figli di tutte e tutti siano tutelati"

“Ci rivolgiamo al Paese intero - mettono in chiaro i portavoce delle associazioni LGBTI (Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit) - Chiediamo al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, cittadini e cittadine di questo Paese. La reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcuni dei diritti attualmente negati. Questioni semplici e pratiche che incidono sulla vita di milioni di persone. Noi siamo sicuri di una cosa: gli italiani e le italiane vogliono l’uguaglianza di tutte e di tutti”

La manifestazione si svolgerà anche a Verona in piazza Bra sabato 23 Gennaio alle ore 15. Nel format previsto, un Flash Mob nel quale ogni partecipante farà suonare una sveglia portata da casa.

È davvero ora di suonare la sveglia. Non una ma in tante piazze in tutta Italia per dare forza al traguardo dell'uguaglianza. Sono quasi cento le città in tutto il paese, da Bolzano a Ragusa, a cui si aggiungono manifestazioni spontanee a Berlino, Londra, Dublino, Francoforte, Copenaghen e Monaco, dove i cittadini chiederanno pari diritti per tutti. È davvero ora che in Italia ogni amore venga riconosciuto e che i figli di tutte e tutti siano tutelati. È ora, insomma, di essere civili e di fare un primo passo verso la piena uguaglianza. È ora, ed è già troppo tardi. Sabato pomeriggio saremo in piazza anche a Verona per svegliare la politica e chiamarla a seguire le sentenze della Corte Costituzionale e della Corte Europea. Il paese è pronto da molto tempo! - dichiara Alex Cremonesi presidente di Arcigay Verona- Il riscontro che sta avendo la manifestazione che stiamo organizzando a Verona è incredibile. Oltre alle associazioni che già da anni lottano per i diritti delle persone omosessuali come Milk, Lieviti e Pink, tantissime realtà come Arci Verona, l’Unione degli Universitari, la Rete degli Studenti Medi di Verona, Uaar, Cgil Verona e altre, nonché tanti comuni cittadini, hanno aderito. Credo che l’impegno di chi scende in piazza per sostenere l’estensione dei propri diritti a chi da quei diritti è escluso, sia la massima espressione di un paese civile e maturo che ha capito l’importanza di una società inclusiva ed egualitaria perché questa va a beneficio di tutti. Sosteniamo convintamente il DDL Cirinnà perché rappresenta nella sua forma attuale un primo timido passo, frutto già di una lunga mediazione, e siamo qui a chiedere che non venga ulteriormente depauperato di contenuti durante l’approvazione delle Camere visto che già rappresenta il minimo sindacale per un paese che vuole definirsi civile nel 2016. Chiediamo quindi a tutti e tutte le cittadine che credono in un paese più giusto, che non fa distinzione tra amori di serie A e di serie B, di scendere in piazza Bra sabato alle 15 e condividere con noi questo momento che farà storia”.

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