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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Borgo Roma / Via Santa Teresa

I 1600 metri di faldoni dell'archivio dell'Edilizia privata trovano una "casa"

Progetti, concessioni edilizie e altri titoli abilitativi risalenti al periodo 1946-2000, erano conservati in un padiglione dell'ex Arsenale, inagibile oramai da due anni a causa di un crollo

È stata sottoscritta lunedì pomeriggio la convenzione di deposito dell'archivio dell'Edilizia privata del Comune presso l'Archivio di Stato di Verona, situato in via Santa Teresa. L'accordo è stato siglato dal direttore dell'Archivio di Stato di Verona Roberto Mazzei, in rappresentanza del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo e dal direttore generale Marco Mastroianni, in rappresentanza del Comune di Verona. Presenti l'assessore all'Edilizia privata Gian Arnaldo Caleffi e l'ex direttrice dell'Archivio di Stato di Verona Antonietta Folchi. L’archivio storico della direzione Attività edilizia SUAP-SUEP contiene progetti, concessioni edilizie e altri titoli abilitativi risalenti al periodo 1946-2000 per una consistenza di circa 6.000 faldoni, corrispondenti a circa 1.600 metri lineari. L'archivio era conservato in un padiglione dell'ex Arsenale e, a causa del crollo del tetto della struttura fatiscente, è stato inagibile per circa due anni.

“Un risultato importante per professionisti e cittadini - spiega Caleffi - che oltre a garantire la conservazione nel tempo dei documenti, consentirà anche di migliorare il servizio di consultazione del materiale. Inoltre è in fase di realizzazione da parte degli uffici dell'Edilizia privata la riproduzione digitale di tutta la documentazione depositata, che sarà messa a disposizione anche dell’Archivio di Stato. Per il momento, quindi, i cittadini interessati alla visione dei documenti conservati nell'archivio continueranno a fare riferimento agli uffici comunali, ma in una seconda fase la consultazione potrà avvenire direttamente nella sede dell'Archivio di Stato”.

“Ringrazio personale e dirigenti dell'Archivio di Stato di Verona - ha detto Mastroianni - che hanno consentito al Comune di risolvere il problema nel migliore dei modi. Abbiamo scongiurato il rischio della dispersione di un patrimonio archivistico importante per la città che ora, grazie a questa convenzione, potrà essere non solo conservato in maniera idonea, ma anche valorizzato”.

“L'operazione di tutela e messa in sicurezza di questo importante archivio è per noi motivo di grande soddisfazione - commenta il direttore Mazzei - e rappresenta il primo passo verso quel modello di Polo archivistico territoriale da realizzare con soggetti istituzionali interessati alla conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario”.

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