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Cronaca

Annega in Sardegna, la famiglia verr risarcita

"Zona priva di segnali di divieto". Condannato il Comune per la morte del veronese Pedrotti

Il Tribunale di Oristano ha condannato il Comune di Narbolia (sulla costa centro-sud orientale della Sardegna) a risarcire un milione e duecentomila euro ai familiari di un turista veneto, che dieci anni fa era annegato nelle acque di Is Arenas, perché la zona era priva di cartelli di pericolo di balneazione. La sentenza del giudice civile - come hanno riportato i quotidiani sardi - intima al Comune costiero di pagare il danno ai familiari del turista Walter Pedrotti, di 47 anni, di Verona, che era annegato il 14 luglio 2000 mentre cercava di soccorrere il figlio di otto anni che riuscì a guadagnare la riva e superare le forti correnti del golfo.

Walter Pedrotti venne portato sul bagnasciuga e poi ricoverato in ospedale dove morì tre giorni dopo. La moglie e i due figli della vittima avevano avviato una causa civile. Il giudice nelle motivazioni ha parlato delle responsabilità del Comune per l’attivazione di un servizio di salvamento a mare, e per l’installazione di cartelli che allertassero i bagnanti sulla pericolosità della balneazione a causa di venti e correnti (pericolosità conosciuta dagli autoctoni ma non dai turisti). Contro la sentenza il Comune di Narbolia ha deciso di presentare appello.

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