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Cronaca San Zeno / Corso Castelvecchio

Quadri di Castelvecchio. Il loro ritorno rischia di slittare ancora ad agosto

Sta per finire la settimana che sembra essere decisiva per conoscere la data del rientro dei quadri rubati al museo veronese. Ma la situazione è ancora bloccata

Questa doveva essere la settimana decisiva per conoscere il giorno in cui sarebbero tornati a Verona i quadri rubati al museo di Castelvecchio. Invece, rischia di essere una settimana come tutte le altre, fatta di parole, richieste, scuse, ma soprattutto l'ennesimo rinvio

Le opere sono state ritrovate a inizio maggio, sarebbero dovute rientrare nel giro di qualche settimana. Poi il ritorno è stato spostato a giugno, poi luglio e adesso si comincia già a parlare dei primi di agosto, come scritto nella lettera del sindaco Flavio Tosi inviata come sollecito all'ambasciatore ucraino in Italia.

Intanto in questo mese di luglio è successo che i due premier, quello italiano Renzi e quello ucraino Poroshenko, si sono incontrati a Varsavia e hanno discusso anche dei quadri del museo veronese. Poroshenko vorrebbe consegnarli direttamente a Renzi in una cerimonia da tenere a Verona, ma trovare un giorno in cui entrambi siano liberi pare non sia così facile.

E dire che la città di Verona si è mostrata estremamente riconoscente con il leader ucraino. Poroshenko è stato nominato cittadino onorario ed è stato concesso di organizzare a Kiev una breve mostra con le opere di Castelvecchio recuperate nel mese di giugno.

Tutto questo mentre i cittadini veronesi ancora attendono la restituzione di ciò che gli è stato rubato, tra le polemiche di chi ha sempre sostenuto che i quadri sarebbero dovuti tornare subito e che ci sarebbe stato tempo dopo cerimonie e ringraziamenti.

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