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Cronaca Piazza delle Erbe

Allergici al veleno delle api? Arriva la campagna d'informazione Punto nel vivo

L'obiettivo è quello di far conoscere al pubblico l’esistenza, le caratteristiche e le terapie delle reazioni allergiche da punture di imenotteri. “Sono oltre 5 milioni gli italiani che ogni anno vengono punti"

Verona è tra le 25 città italiane a partecipare alla prima edizione della campagna d’informazione “Punto nel Vivo”, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico l’esistenza, le caratteristiche e le terapie delle reazioni allergiche da punture di imenotteri. Un “ordine“, quello degli imenotteri, che comprende oltre 100.000 specie d’insetti, tra i quali, i più noti e comuni sono le api, le vespe e i calabroni.

Sono oltre 5 milioni gli italiani che ogni anno vengono punti – dichiara la Dott.ssa Patrizia Bonadonna, direttrice l’Unità Operativa di Allergologia dell’Ospedale Borgo Trento – ma si stima che l’'allergia al veleno di Imenotteri può provocare reazioni localizzate (dal 2,4% al 26%) o severe reazioni sistemiche (dall’1% al 8,9%) di tipo respiratorio e cardiocircolatorio che si possono complicare fino alla morte: circa 10-20 casi all'anno accertati in Italia. I soggetti più esposti a questo tipo di allergia sono ovviamente tutte le persone che, per motivi professionali, svolgono attività a contatto con api, vespe e calabroni come gli agricoltori, i forestali e i lavoratori nelle serre. La passione per la vita all’aria aperta, soprattutto nella stagione estiva, però porta molte altre categorie ad essere esposte alle punture degli imenotteri, a partire dagli sportivi e dagli escursionisti. I soggetti più a rischio sono però gli anziani e i cardiopatici, in caso di reazioni sistemiche o shock anafilattico, hanno una ridotta capacità di recupero a causa dei farmaci che assumono”.

L’iniziativa “Punto nel vivo” è promossa dai “25 esperti” che fanno riferimento ai principali Centri Allergologici Specializzati nella diagnosi e terapia dell’allergia al veleno di imenotteri, patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti (www.federasmaeallergie.org) e realizzata con il contributo incondizionato di ALK-Abellò (www.alk-abello.it).“

FLYER E POSTER IN OLTRE 150 PRONTO SOCCORSO ITALIANI - Per tutti i mesi estivi verranno diffusi in oltre 150 pronto soccorso italiani materiali informativi sulla allergia al veleno di imenotteri, con l’obiettivo di favorire la conoscenza di un idoneo percorso diagnostico e terapeutico, realizzabile attraverso una stretta collaborazione tra personale del pronto soccorso e specialista allergologo. “Infatti se consideriamo tutte le reazioni allergiche più gravi che arrivano al Pronto Soccorso indipendentemente dalla loro causa – spiega la Dott.ssa Bonadonna – una quota considerevole (circa il 34%), è causata dal veleno di imenotteri. Grazie alla campagna Punto nel Vivo i pazienti di Verona potranno trovare il materiale informativo presso i pronto soccorso degli Ospedale Borgo Trento e Borgo Roma dell’Azienda Universitaria Integrata di Verona, dell’ospedale di Vicenza e di San Bonifacio. Abbiamo infatti iniziato una collaborazione con i pronto soccorsi presenti sul territorio con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei cittadini su questa tipologia di allergie e sulle appropriate terapie per i pazienti a rischio. Come prima cosa vogliamo far conoscere l’adrenalina autoiniettabile, un presidio salvavita, che l’allergico può praticarsi in caso di shock anafilattico, così da poter guadagnare il tempo necessario per allertare il pronto intervento ed eseguire, presso le strutture dei pronto soccorso, le necessarie terapie. L’altro messaggio che desideriamo veicolare è che esiste una cura per queste allergie. Si tratta dell’immunoterapia specifica che, nell’arco di 3/5 anni, è in grado di desensibilizzare la reazione immunitaria allergica, proteggendo da ulteriori reazioni allergiche al veleno degli imenotteri”.

Facebook.com/puntonelvivo - La prima pagina Facebook dedicata all’informazione sulle reazioni da punture di imenotteri è una piazza virtuale dove le persone, con pochi click, potranno trovare informazioni semplici e pratiche per conoscere gli imenotteri, distinguere una reazione normale da una reazione allergica, valutare la sua gravità, comprendere quando è necessario avere a disposizione e come utilizzare l’adrenalina autoiniettabile, presidio salvavita, e conoscere le indicazioni ad eseguire l’immunoterapia allergene specifica (AIT), unica terapia in grado di “curare” questa allergia.

Punture da imenotteri i consigli degli esperti:

  1. Se venite punti da un’ape ricordatevi che il pungiglione è seghettato e quindi rimane infisso nella sede della puntura. E’ opportuno estrarlo nel più breve tempo possibile perché questo diminuisce la dose iniettata. Aiutarsi con una punta smussa (anche l’unghia) con un movimento dal basso verso l’alto senza utilizzare pinze o schiacciarlo tra le dita poiché il sacco velenifero alla base del pungiglione potrebbe iniettare ulteriore veleno. Applicare, quindi, del ghiaccio; 
  2. Ecco quali sono i fattori che aumentano l’aggressività di api, vespe e calabroni: odori intesi come quelli di un profumo, colori scuri nei vestiti, movimenti bruschi o rumori secchi quando ci ronzano intorno. Ricordatevi inoltre che i giorni ventosi ci mettono più facilmente a contatto con loro perché vengono abbassati i corridoi di volo;
  3. In caso di reazioni che durano più di 24 ore e con un diametro superiore a 10 centimetri è consigliabile una visita allergologica per stabilire se si è allergici al veleno di imenotteri. Ricordatevi che è importante eseguire le prove allergiche non prima di 3-4 settimane dalla reazione stessa, per evitare false negatività; 
  4. In caso di shock anafilattico mantenete la calma e allertate immediatamente il pronto soccorso. Se avete con voi l’adrenalina autoiniettabile utilizzatela seguendo le prescrizioni del vostro medico, ricordandovi comunque di allertare il 118 per proseguire effettuare le cure del caso;
  5. Anche chi sta seguendo l’Immunoterapia Allergene Specifica al veleno di imenotteri deve portare con se l’adrenalina autoiniettabile: sono due presidi che “lavorano” insieme, l’adrenalina in caso di shock mentre l’immunoterapia nel lungo termine per desensibilizzare il paziente allergico nel lungo periodo.

Per maggiori informazioni sulle iniziative della campagna e sui centri allergologici di riferimento è possibile consultare www.facebook.com/puntonelvivo

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