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Cronaca

Sconto di pena per l'allenatore accusato di aver abusato dei ragazzini delle sue squadre

L'uomo si trova in carcere dopo essere stato arrestato dalla Squadra Mobile di Verona poco prima di Natale: si trattava della seconda denuncia di questo tipo, per la prima era già stato condannato ma in appello è arrivata una riduzione della condanna

Sconto sulla prima condanna, mentre proseguono le indagini sulla seconda denuncia che poco prima di Natale gli è costata l'arrestato. Sulle colonne del Corriere di Verona, è Laura Tedesco a riportare gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda dell'allenatore di 61 anni finito in manette per mano della Squadra Mobile di Verona, con l'accusa di violenza sessuale su minore e corruzione di minorenne. 

Le vittime delle "particolari" attenzioni dell'uomo sarebbero due ragazzini da lui allenati ma che non si conoscerebbero, i quali a distanza di alcuni mesi l'uno dall'altro hanno mosso nei suoi confronti le medesime accuse.
In merito al secondo episodio che ha portato al suo arresto, la Polizia di Stato aveva spiegato che l'uomo avrebbe abusato del minore sfruttando il proprio ruolo di allenatore della squadra di calcio, offrendogli passaggi in auto per gli allenamenti ed ospitandolo a cena a casa propria, con la Squadra Mobile che starebbe verificando l'eventualità che ci siano altre vittime. 

Entrambe le inchieste sono state aperte dal pm Federica Ormanni, con l'accusato che non avrebbe rilasciato alcuna dichiarazione nel corso dell'interrogatorio di garanzia relativo al secondo caso. In merito invece alla prima denuncia, il 61enne era stato condannato, in primo grado con rito abbreviato, a 6 anni e 8 mesi, beneficiando però di uno sconto in appello, che ha ridotto la pena a 5 anni di reclusione. 
Dopo l'arresto per il secondo caso, l'uomo si trova rinchiuso nel carcere di Trento. 

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