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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Allarme scuola: "Classi piene, pochi insegnanti"

La denuncia della Cisl: "Tagliati in pi di 300, in molti istituti le aule saranno sovraffollate"

A pochi giorni dalla riapertura delle scuole gli addetti ai lavori, insegnanti e personale non docente, sono preoccupati per come si svolgerà questo nuovo anno scolastico. I tagli imposti dal Governo rischiano di impoverire l’offerta formativa delle nostre scuole, sia a causa del ridimensionamento del corpo docente che per la riduzione delle risorse economiche che ogni singolo istituto avrà a disposizione. A lanciare l’allarme è la Cisl.

“Con tutti i tagli che ci sono stati – ha detto il segretario generale scuola della Cisl Laura Zuani – le scuole sono in crisi, in questo momento è anche difficoltoso, per i singoli istituti, organizzare il piano dell’offerta formativa”. In particolare a destare le maggiori preoccupazioni è la riduzione del personale. “Da un primo conteggio – prosegue la Zuani – non sono stati riconfermati circa 300 insegnanti precari e circa 200 addetti Ata”.

Il ridimensionamento del corpo insegnanti e del personale non docente potrebbe portare ad un calo della qualità dell’insegnamento. “Anche perché – aggiunge la sindacalista – il numero degli studenti è in crescita, quindi si arriverà ad avere, in alcune realtà, classi di anche 29 alunni portando maggiori difficoltà di insegnamento per i docenti, ma anche difficoltà per gli alunni, che non potranno essere seguiti in modo corretto”.

La Zuani conferma che comunque gli insegnanti non verranno meno al loro impegno e si applicheranno come sempre con professionalità nel loro lavoro. “La preoccupazione è che cali la qualità dell’istruzione a Verona – conclude la sindacalista -, che, come quella di tutto il Veneto, è un’istruzione d’eccellenza, con strutture che fino ad oggi sono state dimensionate al fabbisogno della collettività, senza sprechi e con un alto rendimento da parte di tutti, insegnati e studenti”.

A rincarare la dose ci pensa il segretario provinciale della Cisl Massimo Castellani: “Non si è ancora capito che per costruire il nostro futuro si deve partire dalla scuola. Invece adesso ci troviamo in una situazione di totale paralisi, con insegnanti ed alunni in attesa degli eventi”.

L’assessore provinciale all’Istruzione Marco Lucani non parla dei tagli al personale, non perché non voglia, ma perché non si tratta di una questione di sua competenza. Commenta però la situazione delle classi e degli istituti scolastici: “Nonostante il quadro attuale ed a fronte di un aumento degli iscritti il numero delle classi quest’anno è rimasto invariato. Questo è stato possibile grazie ad una razionalizzazione delle sedi, la quale ci ha permesso di mettere a disposizione scuole con spazi didattici adeguati all’insegnamento”.

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