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Cronaca San Martino Buon Albergo / Piazza del Popolo

Giovane veronese morto in un incidente in Australia: chi era Filippo Favarin

Lavorava come cuoco in Australia il 23enne di San Martino Buon Albergo deceduto mercoledì 30 settembre dopo un incidente d'auto. A recuperare la salma di Filippo Maria Favarin, la madre e il fratello

Da un anno era in Australia e lavorava come cuoco Filippo Maria Favarin, il 23enne di San Martino Buon Albergo che martedì 29 settembre ha avuto un incidente d'auto proprio nella grande nazione che lo aveva accolto. Il giorno dopo, alla famiglia è arrivata la notizia della morte. Come abbiamo già raccontato ieri, in Australia con Filippo, fino a poco tempo fa, c'era anche il fratello Gian Marco, che gli aveva lasciato la sua auto, visto il ritorno in Italia. Proprio a bordo di quell'auto, il giovane cuoco ha avuto l'incidente che gli è costato la vita. Insieme alla madre, il fratello si sta recando in queste ore in Australia per recuperare la salma e per conoscere la dinamica del tragico incidente.

Della triste vicenda parla su L'Arena lo zio di Filippo Favarin, Giovanni Galvani, ex consigliere comunale di San Martino Buon Albergo: "La notizia dell'incidente ci era arrivata martedì scorso e ci avevano detto che Filippo era grave. Poi mercoledì, purtroppo, la notizia che non avremmo mai voluto sentire: Filippo aveva cessato di vivere". Sulle prime, sembrava che sarebbe stato lo zio, già all'estero in vacanza, a recarsi in Australia: "Doveva essere così, ma poi viste le incombenze burocratiche da affrontare e la necessità di conoscere bene la lingua per districarsi con carte e autorizzazioni, abbiamo preferito che fosse il fratello Gian Marco, vissuto in Australia per un anno e mezzo, a partire assieme alla madre Mariella".

Sempre su L'Arena, del nipote racconta: "Filippo era un bravo ragazzo, appassionato del suo lavoro e molto ricercato, come lo sono tutti i bravi cuochi italiani in Australia. Aveva questa passione, che aveva già esercitato qui in Italia dopo il diploma di scuola superiore, e che voleva mettere alla prova anche in Australia, raggiunta un anno fa nella speranza di poter creare qualcosa di utile per il suo futuro. Non sappiamo nulla: non conosciamo la dinamica dell'incidente né dove Filippo fosse diretto. Credo che mia sorella e mio nipote raccoglieranno laggiù tutte le informazioni per avere delle risposte. Presumo anche che svolgeranno tutte le pratiche per la cremazione e che vorranno portare con sé le ceneri di Filippo per averlo sempre vicino".

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