Albaredo d'Adige: i sommozzatori riprendono le ricerche dei corpi delle vittime
Il maltempo di questi giorni ha costretto i carabinieri ad interrompere le operazioni volte a trovare i resti di Mirela e Larisa, ma ora le immersioni dovrebbero riprendere senza particolari problemi
I carabinieri del Centro subacquei di Genova lunedì sono tornati a perlustrare l'Adige nella zona di Albaredo, alla ricerca dei sacchi contenenti i corpi di Mirela e Larisa, uccise e fatte a pezzi dal figlio della prima, Andrei, la sera del 13 febbraio. Le recenti piogge però hanno fatto sì che il fiume fosse in piena, così i militari hanno dovuto rinunciare ad immergersi a causa della forte corrente, limitandosi ad un'ispezione di superficie e lungo gli argini, così da poter preparare al meglio le ricerche del giorno successivo.
Martedì mattina infatti i sommozzatori dovrebbero tornare in acqua per cercare i resti delle due povere vittime. Il 2 marzo sulle sponde dell'Adige non saranno presenti i vigili del fuoco, mentre le operazioni si svolgeranno come al solito sotto il coordinamento dei carabinieri della compagnia di Legnago, guidati dal capitano Lucio De Angelis.