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Da Faenza a Forlì, la protezione civile dell'Ana Verona prosegue il suo lavoro in supporto della popolazione emiliana

Prima tra l'ospedale e la centrale elettrica di Faenza, quindi di casa in casa nella città di Forlì, sono circa un centinaio i volontari dell'Ana giunti in aiuto, di cui una trentina veronesi

«La mobilitazione è stata immediata, già martedì quando ancora non era chiara l’entità della devastazione causata dall’alluvione che ha flagellato l’Emilia Romagna». È quanto rivela una nota dell'Ana Verona che poi precisa: «Da allora, la sala operativa del Terzo raggruppamento sta funzionando initerrottamente h24». Secondo quanto viene riferito, in totale, sono oltre un centinaio i volontari della Protezione civile dell’Ana al lavoro. Di questi, una trentina sono veronesi e fanno parte delle squadre di Valdalpone, Lessinia, Valpolicella, Mincio, Basso Veronese, Basso Lago e Adige Guà.

«Ci siamo attivati subito. Da martedì sera eravamo in preallerta e mercoledì all’alba è partita la prima squadra, rientrata ieri sera», spiega il coordinatore della Protezione civile dell’Ana Verona Luca Brandiele da Campiglia. Inizialmente, in base a quanto viene riportato nella nota dell'Ana Verona, i volontari veronesi con la penna incorporata nel caschetto di sicurezza che fa parte della divisa della Pc dell’Ana hanno lavorato all’ospedale di Faenza per lo svuotamento degli scantinati e messa in sicurezza e ripristino delle centrali termiche e idriche della struttura sanitaria. Successivamente, sono intervenuti alla centrale elettrica della città colpita, sommersa da melma e fanghiglia.

Protezione civile Ana in Emilia-Romagna - maggio 2023 / foto ufficio stampa Ana Verona

Al momento i volontari sono operativi a Forlì, al fianco della popolazione, per aiutare di casa in casa a svuotare scantinati e abitazioni, liberare strade, rimuovere detriti e mobilio. Inoltre, due squadre veronesi per un totale di sei volontari stanno facendo scouting per la Regione Veneto nei siti d’intervento, soprattutto nel Ravennate, per «monitorare la situazione e rilevare necessità». Tra i mezzi arrivati da Verona, quasi tutti furgoni e fuoristrada, pompe di drenaggio, mezzi di movimento telescopico da terra, un camion che sta facendo servizio navetta dal Veneto all’Emilia portando materiali utili.

«I collegamenti sono ancora critici, - spiega Luca Brandiele - ci si impiega oltre cinque ore per arrivare, alcuni tratti sono parzialmente sommersi e serve proseguire a passo d’uomo. Anche i collegamenti telefonici sono critici: stiamo gestendo i contatti via radio dalla centrale operativa perché anche la telefonia è in fase di ripristino ancora», chiarisce Brandiele che appena due settimane fa era già stato in Emilia Romagna a causa di una prima ondata di maltempo che comunque aveva causato qualche danno. Il 5 maggio, erano scesi in aiuto sei volontari dell’Ana Verona rimasti operativi per qualche giorno appena: «Ora purtroppo lo scenario è radicalmente cambiato, - precisa il coordinatore - e siamo davanti a una situazione drammatica».

Secondo quanto viene spiegato, la spola dei mezzi, inizialmente, è stata fatta da Udine dove era in corso il disallestimento dell’Adunata nazionale che si era conclusa appena 48ore prima dell’inizio dell’emergenza. In principio, infatti, sembrava dovesse essere necessario l’allestimento di cucine da campo e tendopoli, opzione poi sfumata con il passare delle ore. I volontari dell’Ana Verona operativi in Emilia Romagna, per ora, fanno riferimento alla Fiera di Faenza dove vengono distribuiti cibo, una branda e uno spazio dove poter dormire fra un turno e l’altro. «Praticamente senza soluzione di continuità con Udine, ci siamo attivati per questa grave emergenza. Come è nel nostro spirito, sempre presenti. Voglio ringraziare chi, ancora una volta, non ha esitato a partire e a rimanere al fianco di chi ha bisogno», sottolinea il presidente dell’Ana Verona Maurizio Trevisan. E la mobilitazione è corale, non solo di chi indossa divisa e stivali di plastica e parte. L’Ana ha infatti già avviato una raccolta fondi per l’emergenza. Chi volesse contribuire può farlo sul conto corrente bancario intestato a Fondazione A.N.A. onlus via Marsala 9, 20121 Milano all’Iban IT94 G030 6909 4231 0000 0001 732 specificando come causale "Alluvione Emilia Romagna 2023".

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