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Cronaca Centro storico / Via Adigetto

Invasione russa, aperti a Verona centri di raccolta aiuti per il popolo ucraino

Sono allestiti nei negozi Mix Market di Via Adigetto-Piazza Cittadella e di Corso Milano. Si raccolgono «vestiti pesanti, sacchi a pelo, coperte, generatori, estintori, alimenti a lunga conservazione, prodotti per l'igiene personale, farmaci e materiale di primo soccorso»

È in programma per oggi, 28 febbraio, la riunione della protezione civile per coordinare a livello nazionale aiuti utili al popolo ucraino. Un popolo colpito dall'invasione russa e da un conflitto di cui al momento non si vede la fine. A Verona, però, già ci si organizza per raccogliere materiale che possa dare sostegno ad una popolazione che pur non volendolo si è trovata in guerra.

Di come il Veneto stia reagendo alla lotta armata tra Russia e Ucraina ha parlato questa mattina il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il quale si è detto pronto a trasformare in dormitori emergenziali per i profughi ucraini alcuni ospedali dismessi, compresi quelli di Zevio e Isola della Scala. «Ci siamo posti il problema di raccogliere abiti o altro, ma la questione è meglio che sia valutata a livello nazionale - ha spiegato Zaia - Dall'Ucraina ci stanno chiedendo soprattutto farmaci. Comunque stiamo pensando di creare un conto corrente attraverso cui raccogliere tutte le donazioni, dando poi la garanzia di una spesa che sia effettivamente a sostegno degli ucraini in difficoltà».

Comunque, chi a Verona vuol dare una mano al popolo ucraino può farlo attraverso il Centro Operativo Aiuti Ucraina che si è aperto questa mattina. L'associazione Malve di Ucraina, formata dalle donne ucraine a Verona, ha spiegato che il Centro Operativo Aiuti è «l'organizzazione ufficiale delle varie associazioni della diaspora ucraina, che agisce in collaborazione con i più grandi enti del settore su incarico dell'ambasciata».

Chi si offre come volontario per questa organizzazione, donando quindi il suo tempo, può scrivere a comunitaverona@gmail.com. Mentre chi vuole offrire beni di prima necessità, si raccolgono «vestiti pesanti, sacchi a pelo, coperte, generatori, estintori, alimenti a lunga conservazione, prodotti per l'igiene personale, farmaci e materiale di primo soccorso». I centri di raccolta a Verona sono stati allestiti nei negozi Mix Market di Via Adigetto-Piazza Cittadella e di Corso Milano.

E sempre da Verona si alzerà forte la voce del mondo agricolo in favore della pace. I giovani della Coldiretti da tutta Italia con i trattori e gli animali al seguito si mobilitano contro la guerra affinché «si svuotino gli arsenali, si colmino i granai», seguendo l'invito pronunciato nel messaggio di fine anno agli italiani nel 1979 dal presidente partigiano Sandro Pertini. La mobilitazione sarà mercoledì prossimo, 2 marzo, dalle 9 in Viale del Lavoro a Verona, dove si aprirà Fieragricola.
Insieme ai giovani che hanno scelto di investire il proprio futuro in agricoltura, provenienti da diverse regioni, ci sarà il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, la delegata dei giovani Coldiretti Veronica Barbati e la coordinatrice di donne impresa di Coldiretti Silvia Bosco.
Per l’occasione sarà anche presentato uno studio sugli effetti economici del conflitto in Ucraina.

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