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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Raccolta beni, donazioni e accoglienza. Verona per l'Ucraina: anche le seconde case a disposizione dei profughi

Tutte le informazioni utili per prestare aiuto alla popolazione ucraina attraverso i canali ufficiali nella provincia di Verona: «Stiamo ricevendo tante mail e telefonate di cittadini che mettono a disposizione le loro seconde case per i profughi in arrivo», ha spiegato il sindaco veronese Federico Sboarina

Una rete di aiuti coordinata tra tutti i 98 Comuni della Provincia, con Verona capofila, per sostegni all’Ucraina concreti e veloci. L’incontro di ieri tra Prefetto, Provincia, amministrazione comunale, Ulss 9 Scaligera e i 97 sindaci veronesi ha confermato la necessità di una gestione degli aiuti il più organizzata possibile, un coordinamento preciso tra tutti gli enti per non rischiare di vanificare la grande solidarietà dei veronesi nei confronti del popolo ucraino. Il Comune di Verona, con i servizi già attivati, è il punto di riferimento centrale. Così la Prefettura, per le tematiche di competenza.

Donazioni e offerte di alloggi e lavoro, la generosità del Veneto per gli ucraini

Indicazioni precise, quindi, sia a vantaggio dei cittadini che vogliono partecipare alla campagna di aiuti già attivata sul territorio, ma anche per gli enti incaricati a gestirla e a organizzarla dal punto di vista pratico ed operativo. Dai beni di prima necessità alle donazioni sui conti correnti e alla disponibilità di alloggi e di accoglienza, l’invito è quello di seguire le indicazioni degli enti preposti per ottimizzare la rete di aiuto e dare sostegno al più alto numero di ucraini, sia a quelli che arrivano qui in fuga dalla guerra sia a quelli che sono rimasti in patria.

Raccolta beni di prima necessità

Viene effettuata nella sede della Protezione civile al Quadrante Europa in via Sommacampagna 22/A. Nel capannone adibito a magazzino si possono inviare generi alimentari a lunga conservazione (pasta, riso, scatolame), che non richiedono l’uso di frigoriferi per lo stoccaggio; prodotti per l’igiene (sapone, bagno schiuma, dentifricio) e per la prima infanzia (biberon, pannolini, salviette); medicinali con scadenza ad almeno un anno, anche questi senza necessità di essere conservati n frigo.

I beni vanno consegnati da lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e il martedì e giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17. Per i beni non compresi tra quelli indicati, è bene contattare preventivamente gli uffici della Protezione civile al numero telefonico 045-8052113 per verificarne la ricevibilità. Per ulteriori informazioni è attiva la casella di posta protezione.civile@comune.verona.it.

Recapiti a cui rivolgersi

Per chiunque volesse fornire aiuti oppure offrire ospitalità, ma anche per chi arriva e deve chiedere informazioni burocratiche può farlo scrivendo un’email a veronaperucraina@comune.verona.it gestita dai Servizi sociali, oppure contattando il numero verde 800 085570 dello Sportello SI di ascolto dei Servizi Sociali, cui risponderà personale formato e mediatori sociali e linguistici in grado di soddisfare tutte le richieste. Il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Per le comunicazioni e le informazioni alla Prefettura, è attiva la casella di posta prefettura.verona@interno.it.

Assistenza per i documenti

È possibile contattare o andare all’Ufficio di Accoglienza CIR Rifugiati del Comune in largo Divisione Pasubio (dietro al municipio) tutti i giorni dalle 10 alle 12 dal lunedì al venerdì al 045 8077824.

Ospitalità

Oltre agli alloggi che verranno messi a disposizione dalle associazioni caritatevoli cittadine, si aggiungono le strutture comunali. Sono stati individuati spazi e appartamenti da utilizzare per i bisogni immediati e soprattutto per chi si muove singolarmente. L'accoglienza degli arrivi attraverso i canali umanitari è infatti disposta dal Viminale attraverso i Prefetti e i centri di accoglienza.

Donazioni sui conti correnti

È possibile contribuire alla campagna della Caritas Diocesana Veronese facendo una donazione con bonifico bancario a ASSOCIAZIONE DI CARITÀ SAN ZENO ONLUS IBAN: IT 40 Z 05018 11700 000017091380 con causale: EMERGENZA UCRAINA.

Oppure con bollettino postale ASSOCIAZIONE DI CARITÀ SAN ZENO ONLUS conto corrente postale: 001006070856. Maggiori informazioni al numero 045 2379300 o tramite mail segreteria@caritas.vr.it donazioni@caritas.vr.it.

A questo canale si aggiunge il conto speciale dell’Ambasciata d’Ucraina in Italia, per raccogliere le donazioni da parte di cittadini italiani che andranno a finanziare gli aiuti per le categorie più fragili della popolazione ucraina, anziani, bambini e profughi e per la difesa. AMBASCIATA D’UCRAINA, IBAN: IT20R0200805001000106358350 SWIFT UNCRITM1886
UNICREDIT ADRESS FILIALE RM V.D.C.SO B-FOR. 36000. In entrambi i casi, va specificata la causale del bonifico "Accoglienza Ucraina".

Sboarina: «Emergenza umanitaria si aggrava ogni giorno di più»

«La riunione di ieri sera con il prefetto Cafagna, il presidente Scalzotto, il direttore Girardi e tutti i sindaci veronesi è stata molto utile – afferma il sindaco Federico Sboarina -. L’emergenza umanitaria si aggrava ogni giorno di più, insieme al numero di civili uccisi cresce anche quello di ucraini che cerca di lasciare il Paese. E per quelli che restano, la situazione è a dir poco drammatica. A complicare il quadro c’è la difficoltà logistica, uscire dall’Ucraina diventa sempre più complicato così come entrarvi. Ecco perché gli aiuti vanno organizzati e coordinati nel miglior modo possibile, con indicazioni uguali per tutti, in modo da non vanificare la grande generosità che ancora una volta i veronesi stanno dimostrando».

Il primo cittadino scaligero Federico Sboarina ha quindi aggiunto: «La linea condivisa con il Prefetto e i sindaci veronesi è proprio questa, i cittadini devono sapere cosa donare e attraverso quali canali. Stiamo ricevendo tante mail e telefonate di cittadini che mettono a disposizione le loro seconde case per i profughi in arrivo, - ha spiegato in conclusione il sindaco Sboarina - segnalazioni preziose per gestire l’accoglienza di piccoli gruppi di cittadini ucraini, per gli arrivi in forma organizzata ci sono le strutture identificate dalla Prefettura».

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