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Cronaca Peschiera del Garda / Autostrada Serenissima

La denuncia del sindacato di polizia: «Capo pattuglia della stradale aggredito in A4 a Peschiera del Garda»

«Ennesima aggressione gratuita ai danni dei poliziotti. La misura è colma. Il governo intervenga urgentemente a tutela delle forze dell’ordine», afferma il Segretario Generale Provinciale del Siulp di Verona Davide Battisti

Sarebbero circa 2.700 le «azioni di violenza perpetrate in danno degli operatori della Polizia di Stato nel solo 2020». È quanto denuncia in una nota stampa il Segretario Generale Provinciale del Siulp di Verona Davide Battisti, il quale poi evidenzia: «E tutto ciò, nonostante le restrizioni governative imposte dalla pandemia».

L’ultima aggressione, in ordine di tempo, secondo ciò che riferisce sempre il Segretario Siulp Davide Battisti sarebbe «quella verificatasi lungo l’autostrada A4 poco dopo Peschiera del Garda nella mattinata di ieri, dove il capo pattuglia di un equipaggio della Sottosezione della Polizia Stradale di Verona Sud, dopo aver intercettato un soggetto che camminava sulla corsia di emergenza, alla richiesta di spiegazioni per l’azione oltreché vietata, di estremo pericolo, si è visto rispondere con una gragnuola di pugni e calci, rimediando la frattura della spalla».

Il tutto, spiega ancora Davide Battisti, «lo costringerà, oltre a doversi pagare le spese per le conseguenti terapie riabilitative, a stare distante dal lavoro per diversi mesi». Per il capo pattuglia, infatti, si tratterebbe di «una dolorosissima lesione che ha reso impossibile inseguire il folle aggressore, dileguatosi nei campi adiacenti l’autostrada». E in aggiunta, spiega sempre Davide Battisti, «considerato l’intenso traffico che lambiva la corsia di emergenza potevano davvero esserci conseguenze drammatiche, scongiurate solo grazie alla professionalità ed alla pluriennale esperienza degli operatori intervenuti».

La dura requisitoria del Segretario Generale Provinciale del Siulp di Verona Davide Battisti si trasforma infine in un accorato appello al governo italiano: «Aggredire chi rappresenta lo Stato con la garanzia dell’impunità, significa, di fatto, far venir meno i presupposti fondativi della tenuta democratica. E a fronte di quello che dovrebbe essere recepito come un pericolosissimo allentamento del contratto sociale, che rischia di minare alla base le regole della pacifica convivenza, la risposta della politica, - conclude Davide Battisti - quella politica che si ricorda delle divise solo durante le campagne elettorali, cercando di surrogare con slogan di convenienza la disdicevole indifferenza riservata nel resto dell’anno alle disarmanti condizioni di lavoro delle Forze dell’Ordine, non sembra ancora cosciente della deriva verso la quale sta scivolando la credibilità del sistema sicurezza, e con esso del sistema Paese».

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