Aeroporto di Verona, la Catullo Spa fa causa all'ex direttore generale per malagestione
Massimo Soppani è stato direttore generale dello scalo veronese dal 2009 al 2011 e ora nel 2015, la sua ex società lo cita in tribunale
"Un atto di citazione davanti il Tribunale di Venezia per un'azione di responsabilità al fine di ottenere un risarcimento danni pari a 23,5 milioni di euro". Come riferisce L'Arena, questo è il contenuto inviato dalla Catullo Spa dopo tre anni di consultazioni con i soci e con lo staff. Il risarcimento citato è stato richiesto a Massimo Soppani, direttore generale della società dal 2009 al 2011. Secondo la Catullo Spa, l'ingegnere avrebbe mal gestito la società portandola al buco di bilancio da record che tutti conosciamo.
Come riporta L'Arena, Soppani si è sempre difeso dall'accusa e sostiene di sentirsi una vittima in tutta questa faccenda che si trascina dal 2012. Da parte sua, afferma di aver sempre agito correttamente e con il sostegno del consiglio di amministrazione.
Però, nel documento di citazione in tribunale, L'Arena rivela che "il ruolo di Soppani viene tratteggiato come quello di colui che forte del mandato gestorio affidatogli, si rivela nei fatti il «dominus» strategico e organizzativo dello scalo. A cominciare dal contratto stipulato con Ryanair che ruotava attorno a forti incentivi per i passeggeri trasportati, con la stipula quindi di un contratto contenente condizioni diverse e più gravose di quelle autorizzate dal cda. Un'operazione che ebbe un esito catastrofico sia sotto il profilo dei conti che dei rapporti con la compagnia irlandese (rapporti che poi sono stati ricuciti, riportando Ryanair a volare da Verona)".
La questione Ryanair è solo una delle tante menzionate dai legali della Catullo Spa, come la realizzazione di un terminal apposito per le tratte low cost oppure gli affitti pagati per capannoni mai utilizzati, perchè di fatto non utili all'aeroporto veronese.