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Cronaca

Aeroporto Catullo, Villafranca attacca i soci bresciani

Il sindaco: "Hanno temporeggiato mentre lo scalo continuava a perdere soldi"

La volontà è di partecipare, ma i bilanci non lo permettono. Il sindaco di Villafranca Mario Faccioli si fa i conti in tasca e, complice il patto di stabilità, esprime dubbi sulla possibilità di aderire finanziariamente al progetto di ricapitalizzazione della società di gestione dell'aeroporto Catullo. "Dovremmo stanziare cinquecentomila euro, una cifra esosa per le nostre casse comunali. Noi abbiamo una partecipazione del 4 % nella società, mentre il comune di Verona ce l'ha del 6 %. L'entità dei due bilanci però non è paragonabile".

Faccioli non lesina critiche su come è stato gestito il piano di potenziamento delle infrastrutture dell'aeroporto, che ammonta a quaranta milioni di euro. "I soci bresciani puntavano allo scalo di Montichiari. Per questo hanno temporeggiato, facendo perdere tempo prezioso, mentre il Catullo continuava a perdere soldi". Il sindaco, inoltre, sottolinea le carenze su cui lavorare per migliorare il progetto. "Il piano industriale non è ancora ultimato al cento per cento. Bisogna potenziare il settore non avio, oltre che aprire lo scalo alle compagnie low cost. Voglio rassicurazioni sulla sua attuazione".

"Capisco la situazione - afferma il presidente della Provincia Giovanni Miozzi - nel caso in cui il comune di Villafranca non riesca a partecipare, le sue quote saranno redistribuite fra gli altri soci, in proporzione alle azioni che detengono".

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