rotate-mobile
Cronaca

Adescava gli uomini via chat e li raggirava per avere soldi

Antonella Accardi, 21enne, faceva credere di essere perseguitata dalle minacce degli strozzini

Prima li contattava via chat. E poi li incontrava. E così scattava il meccanismo per spillare denaro fingendosi perseguitata dagli strozzini. Era questa la tattica che usava Antonella Accardi, 21 anni, siciliana trapiantata a Verona. La donna era riuscita a farsi consegnare da un giovane uomo, un impiegato ventinovenne di Grosseto, reduce da una una delusione d'amore, ben 150mila euro. Una frequentazione online quotidiana e assidua che poi si è trasformata in incontri sporadici a Grosseto.

La ragazza, a bordo di un'Audi, secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nucleo investigativo, arrivava a Grosseto insieme ad un ragazzo romeno di 24 anni, Andrei Aschiopoaie, che presentava come suo fratello, ma che in realtà era il compagno, e poi si incontrava con l'impiegato. Il denaro, ha spiegato il comandante del reparto operativo dei carabinieri di Grosseto, tenente colonnello Filippo Viola, veniva chiesto dalla ragazza con la scusa che era minacciata da alcuni "strozzini" per vicende ereditate dai genitori. Se non fosse stata in grado di pagare quanto le veniva chiesto, aveva poi raccontato, correva seri pericoli.

Così il giovane le aveva consegnato i soldi: dieci, a volte anche ventimila euro alla volta.
Fino a quando la ragazza non gli ha detto che se non avesse continuato a pagare, gli strozzini-fantasma avrebbero raggiunto anche lui. A quel punto il giovane ha denunciato i fatti. Dalle indagini è emerso che la ragazza aveva oltre 60 contatti, insieme al complice, in provincia di Grosseto. I due sono ora in carcere con l'accusa di truffa e estorsione, a seguito dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Verona.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Adescava gli uomini via chat e li raggirava per avere soldi

VeronaSera è in caricamento