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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Arcole / Via Sanguane

Acque Veronesi. 100 mila euro per le nuove reti fognarie nell'Est veronese

Ha preso il via nei giorni scorsi l'intervento ad Arcole della società presieduta da Niko Cordioli: "L’obiettivo è quello di garantire la maggiore protezione e tutela possibili dell’ambiente, assicurando contestualmente i servizi alla cittadinanza"

Sarà esteso e adeguato il sistema fognario del Comune di Arcole. Non conoscono pausa gli interventi di Acque Veronesi finalizzati alla realizzazione di nuove infrastrutture ed al potenziamento di quelle già esistenti in tutta la provincia scaligera. La società presieduta da Niko Cordioli ha dato il via in questi giorni al cantiere nel Comune dell’est veronese che andrà a risolvere definitivamente alcune criticità che da anni si verificavano in alcune zone del paese.

L’area di via Sanguane è attualmente servita da una rete di fognatura mista, con conseguenti gravi problematiche di deflusso e smaltimento, soprattutto in caso di eventi particolarmente piovosi. In accordo con l’amministrazione comunale, Acque Veronesi ha progettato quindi l’intervento di posa di una nuova tubazione per rete di fognatura nera e ha convertito la rete esistente in fognatura delle acque bianche delle strade e dei pluviali, che verranno scaricate nello scolo presente a est di via Sanguane. La separazione delle reti sarà resa possibile grazie alla realizzazione e alla posa di una nuova condotta fognaria in polipropilene che attraverserà via Sanguane per proseguire fino all’incrocio con via Colombo e via Trieste. Le ruspe della società consortile saranno inoltre all’opera nei prossimi mesi per la costruzione di un nuovo impianto di sollevamento per la raccolta dei reflui di via Sanguane e via Colombo che verranno recapitati nella rete a gravità presente in via Trieste e da qui al depuratore di Cologna Veneta. I lavori termineranno nel prossimo mese di maggio.

“La rete fognaria sarà estesa di 135 metri e consentirà l’allacciamento agli impianti pubblici ad un centinaio di utenti costretti fino ad oggi ad utilizzare pozzi privati o vasche imhoff – ha commentato il presidente Cordioli –. Il progetto, dal costo complessivo di circa 100 mila euro, rientra nell’ambito di un programma di azioni finalizzate alla riqualificazione e all’efficientamento delle infrastrutture idriche e fognarie in tutto il territorio veronese. L’obiettivo è quello di garantire la maggiore protezione e tutela possibili dell’ambiente, assicurando contestualmente i servizi alla cittadinanza”.

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