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Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Militari in divisa sui bus per aumentare la sicurezza. Accordo Atv-forze armate

Potranno circolare liberamente sui mezzi dell'azienda dei trasporti veronese. Intanto il sindacato Ugl prova a evitare lo sciopero nei confronti di Amt

Atv e forze armate insieme per offrire più sicurezza ai passeggeri degli autobus in città e provincia. Il Direttore generale di Atv Stefano Zaninelli ed il Generale di Divisione del Comfodi Nord Carmelo De Cicco hanno firmato ieri, 18 maggio, l'accordo che prevede la libera circolazione sui bus per i militari in divisa di Esercito, Marina e Aeronautica. Anche la semplice presenza del militare in uniforme a bordo dei mezzi pubblici ha infatti una valida funzione di deterrente rispetto a comportamenti scorretti da parte degli utenti, prevenendo possibili atti di microcriminalità, come molestie e borseggi ai viaggiatori, oppure atti di bullismo. Anche per il personale di guida la presenza di militari in divisa tra i passeggeri ha una funzione rassicurante e di prevenzione verso possibili atti di aggressione. La convenzione prevede anche che il personale di verifica di Atv possa in ogni caso richiedere ai militari in divisa l'esibizione della tessera di riconoscimento rilasciata dal rispettivo Comando o un documento che attesti l'appartenenza alle forze armate.

"Verona è una delle prime città a formalizzare questa collaborazione - ha commentato il Generale De Cicco - a conferma dell'importanza che storicamente riveste la presenza delle forze armate per questo territorio. L'accordo prende spunto dall'operazione Strade Sicure che vede i militari impegnati a pattugliare strade e luoghi di culto, con ottimi riscontri in termini di miglioramento della percezione della sicurezza da parte dei cittadini. La presenza delle divise a bordo degli autobus può ulteriormente contribuire a rassicurare i passeggeri, tenendo presente che i militari in uniforme, anche se non hanno la qualifica di ufficiali di pubblica sicurezza, hanno comunque l'obbligo di prestare soccorso a chi ha bisogno di aiuto".

"Abbiamo accolto volentieri questa possibilità offerta dalla legge - ha aggiunto il direttore Zaninelli - perché si inserisce bene nella politica di rafforzamento della sicurezza a bordo dei mezzi pubblici che la nostra azienda ha intrapreso ormai da anni. Iniziative quali la videosorveglianza di bordo, l'impiego di personale di vigilanza privata, la stretta collaborazione con la Polizia Municipale, l'assistenza legale al personale in caso di aggressione, hanno permesso di elevare progressivamente il livello di vigilanza a bordo dei nostri mezzi. Non per questo vogliamo abbassare la guardia, perché siamo consapevoli che il trasporto pubblico, per le caratteristiche stesse del servizio, necessita sempre della massima attenzione. In questo senso la collaborazione con le forze armate offrirà sicuramente un valido contributo per garantire più serenità a tutti gli utenti dei mezzi pubblici".

E restando in tema di mobilità e trasporti, la federazione degli autoferrotranvieri del sindacato Ugl di Verona ha attivato quelle che vengono definite procedure di raffreddamento e conciliazione nei confronti di Amt. Il sindacato ha preso atto dalle difficili e quasi inesistenti relazioni industriali e ha ravvisato un atteggiamento irrispettoso da parte di una direzione definita pressapochista. Le procedure di raffreddamento e conciliazione sono un atto obbligatorio, che serve per evitare lo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

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