Accertamenti sul gasolio agricolo: sette violazioni
Operazione delle Fiamme Gialle: oltre 10mila litri posti a sequestro
Gennaio proficuo per gli uomini della Guardia di Finanza. Negli ultimi giorni del mese sono scattati i controlli a 44 aziende orto-floro-vivaistiche che effettuano coltivazioni sotto serra, sette delle quali solo a Verona. Si tratta di aziende che usufruiscono di un particolare regime agevolato per l’acquisizione di gasolio per l’attività di coltivazione, ricevendo annualmente, l’assegnazione di gasolio agevolato con uno “sconto” sull’accisa pari al 78% del tributo “pieno”.
Le ispezioni erano finalizzate ad accertare che i prodotti petroliferi fossero effettivamente destinati al riscaldamento delle colture in serra. Nel territorio scaligero sono scattati i sigilli a una sola cisterna delle oltre venti sequestrate, ma i litri di gasolio posti sotto il controllo delle Fiamme Gialle sono stati diecimila e cinquecento, il numero più elevato dopo la provincia di Treviso, con oltre undicimila.
Nel Veronese le aziende risultate irregolari sono state quattro, dopo la verifica delle violazioni: al vaglio della Guardia di finanza anche i profili sulla sicurezza dei luoghi di lavoro sullo stoccaggio dei prodotti petroliferi. Nelle quattro aziende scaligere controllate, sono state sette le omissioni e le irregolarità nei registri probabilmente dovute all'evasione delle imposte.
Le ispezioni erano finalizzate ad accertare che i prodotti petroliferi fossero effettivamente destinati al riscaldamento delle colture in serra. Nel territorio scaligero sono scattati i sigilli a una sola cisterna delle oltre venti sequestrate, ma i litri di gasolio posti sotto il controllo delle Fiamme Gialle sono stati diecimila e cinquecento, il numero più elevato dopo la provincia di Treviso, con oltre undicimila.
Nel Veronese le aziende risultate irregolari sono state quattro, dopo la verifica delle violazioni: al vaglio della Guardia di finanza anche i profili sulla sicurezza dei luoghi di lavoro sullo stoccaggio dei prodotti petroliferi. Nelle quattro aziende scaligere controllate, sono state sette le omissioni e le irregolarità nei registri probabilmente dovute all'evasione delle imposte.