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Cronaca

A Capo Nord in bici per l'Emilia e nel ricordo del padre

Rinunciare qualche volta all'automobile si può, almeno nei piccoli spostamenti. Anche questo spinge Antonino verso questo lungo viaggio che lo porterà ad attraversare il continente

 

Solo ieri abbiamo la raccontato la storia di Antonino De Paola, 32 anni di Sommacampagna, che il 29 giugno partirà, in sella alla sua bicicletta, dal suo paese natale per raggiungere Capo Nord, l'estremo settentrionale dell'Europa per portare il suo messaggio. Un messaggio di speranza per le popolazioni emiliane colpite dal sisma non più di quindici giorni fa e un messaggio "ecologico" per gli italiani, nel tentativo di sensibilizzarli ad uno uso più moderato dei mezzi a motore. 
 
Da cosa è nata quest’idea?
A dire il vero l’idea mi è balenata in testa in seguito alla morte di mio padre. Essendo stato lui un grande appassionato di moto e di sport, si dedicò a diverse attività dalla palestra al podismo, volevo portare la sua moto a Capo Nord, da sempre meta dei viaggiatori su due ruote. Poi, prendendo spunto proprio dal suo lato sportivo, ho preferito deviare sulla bici, ricordando anche un momento toccante dei suoi ultimi giorni di vita. Quando oramai morente mi prese, avvicinandomi a sé, e mi guardò negli occhi. Ricordai in quel momento alcune sue parole di un paio di giorni prima, mi salutò dicendomi: “Ciao Campione…”. Non me lo aveva mai detto e, francamente, non ne capivo il motivo visto che sono sempre stato un semplice ragazzo di paese, da lì quindi ho iniziato a pensare a questo progetto.
Poi però ha scelto di usare questa traversata come metodo per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’uso della bici. Da dove nasce questa motivazione?
È partito tutto da un viaggio che ho fatto in Olanda, dove sono rimasto colpito dal frequente utilizzo della bicicletta degli olandesi. Mi rendo conto che la conformazione del nostro territorio, con colline e montagne, non permette un uso così assiduo, ma, facendo due conti, ho notato che usarla per i piccoli spostamenti quotidiani in un mese risparmio 30/40 euro. Poi un forte contributo l’ha dato la mia grande passione per l’ambiente e la natura in generale.
Crede quindi che un utilizzo maggiore di questo mezzo contribuisca al benessere sociale?
Si, ne sono convinto. Porterebbe non solo dei vantaggi in termini economici ma anche la salute ci guadagna
Su Facebook ha pubblicato un post nel quale esponi anche la sua volontà di dare un aiuto concreto alle popolazioni emiliane sconvolte dal sisma. Una volontà che è nata spontaneamente o ha ricevuto qualche suggerimento?
A dire il vero il suggerimento me lo sono dato da solo quando ho capito che non sarei riuscito a trovare alcuno sponsor, a quel punto mi sono chiesto “Che fa uno che non viene aiutato? Può solo aiutare gli altri”. In quei giorni su internet passavano centinai di immagini sul sisma. Io guardando mio figlio pensavo che finché una persona in età matura subisce un simile disastro ha la possibilità di rialzarsi, ma come può un anziano o un bambino risollevarsi?!? E da li, grazie al SOS Sona, sono venuto a conoscenza della scuola San Vincenzo De Paoli di Cavezzo, sempre dal SOS Sona ho avuto le coordinate bancarie per la raccolta fondi. Mi da una mano in questa raccolta anche l’Onlus Un Aquilone per la Vita, che è stata fondata da un mio amico.
Ha ricevuto aiuti o sostegno da qualcuno?
Non posso non ringraziare la mia compagna Jessica che mi ha sempre sostenuto nella preparazione del viaggio.
Sono già partite alcune iniziative in tal senso?
Si, domenica in piazza a Sommacampgna verrà allestita una bancarella di beneficenza che si dedicherà alla vendita di torte. Il ricavato andrà ovviamente sul conto del SOS Sona dedicato alla scuola in questione. Poi, d’accordo con alcune famiglie, faremo preparare delle scatole per la raccolta fondi da dei bambini che verranno messe in varie attività della zona e che chiunque potrà richiedere se vorrà dare una mano.
Un organizzazione niente male. E per il viaggio? Parte il 29 giugno, ha già in mente il percorso?
Il percorso ce l’ho in mente a grandi linee ed è suscettibile di variazioni. Farò in ogni caso andata e ritorno in bicicletta, il ritorno però mi porterà fino a Cavezzo, come meta simbolica del viaggio.
Quanto tempo crede di impiegarci?
Se tutto va bene 50 giorni andare e 50 a tornare. Tenendo presente eventuali problemi e tempi di recupero…
Eh, quest’ultimi potrebbero essere lunghi…
Può darsi (risata)
Ma quanti chilometri sono?
Credo 4700 all’andata e altrettanti al ritorno. Sempre se non mi perdo…
Ma porterà con sè un navigatore?
Si, e strada facendo comprerò anche le cartine da viaggio. Saranno più o meno 100/120 km al giorno.
La prima sosta quale sarà?
Sarà ad Ora, dopo Bolzano.
Come farà a vivere in quei lunghi giorni? Come si è attrezzato?
Dove è possibile mi dedicherò al campeggio libero o mi fermerò presso strutture attrezzate. La tenda diventerà la mia casa insomma.
Da cosa è composto il suo bagaglio?
Sacco a pelo, materassino auto gonfiante, cucina portatile ad alcool o comunque a combustibile, vestiario per il viaggio e per i momenti in cui sarò fermo, materiale fotografico, pc portatile, cellulare, materiale per le riparazioni, tenda, l’essenziale che ci può stare in 4 borse per la bici.
Come fa con il lavoro?
In verità la mia maggior preoccupazione è la mia famiglia. Non vedere mio figlio per tre mesi sarà dura. In ogni caso, come molti italiani vivo nel precariato. In questi anni ho scoperto la grande passione per la fotografia naturalistica, spero quindi che quest’esperienza mi possa tornare utile in questo settore, auspicando che un giorno si possa tramutare in lavoro.
Ha già contatti in questo mondo?
Si, sono in contatto di una pittrice della Val di Non, Adriana Zandron la creatrice del simbolo della pagina Facebook Verona-Nordkapp, che guardando il mio portafogli foto in internet, mi chiese a suo tempo di fare una mostra con lei. Durante il viaggio resterò quindi in contatto con lei e l’idea è quella di fondere in una mostra le immagini reali delle foto con le sensazioni che le racconterò e che lei cercherà di trasportare su tela. Un fotografo naturalista per me deve essere un viaggiatore.
 
Per chiunque volesse contribuire a questa iniziativa, pubblichiamo di seguito le coordinate bancarie necessarie per le offerte:
 
Agenzia di Lugagnano (VR) del Banco Popolare - società cooperativa
Iban: IT 03 O 05034 59871 000000040043
Causale: "Pro ricostruzione Scuola S. Vincenzo de Paoli - Cavezzo"
 
Banca della Valpolicella Credito Cooperativo di Marano
Agenzia Via Brigata regina (VR)
C/C N. 00010006735
Iban: IT 25 Y 08315 11700 000010006735
Causale: "Pro ricostruzione Scuola S. Vincenzo De Paoli - Cavezzo"

 

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