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"Veronamarathon corre dentro": annullata la corsa all'interno del carcere di Montorio

Doveva essere una giornata di sport anche per i detenuti ma a causa delle grandi difficoltà incontrate nell'averli a disposizione per gli allenamenti, gli organizzatori hanno deciso di cancellare l'evento

Con una nota diffusa agli organi di stampa, viene comunicato l'annullamento della corsa "Veronamarathon corre dentro" che doveva svolgersi all'intrno del carcere di Montorio tra squadre composte da 3 detenuti e 3 uomini liberi. Nel comunicato stampa che segue, gli organizzatori puntano il dito contro le difficoltà incontrate nella Casa Circondariale ad avere a disposizione i detenuti intenzionati a partecipare all'evento. 

GAAC 2007 VERONAMARATHON ASD organizzatore della manifestazione podistica programmata per questo sabato 31 ottobre 2015 nella Casa circondariale di Verona Montorio annuncia che la manifestazione non si svolgerà più.

L’iniziativa aveva visto al momento della presentazione avvenuta a Montorio lo scorso 5 ottobre il coinvolgimento delle autorità comunali veronesi e di un testimonial del livello di Gianni Poli, maratoneta di fama mondiale, ed aveva immediatamente ricevuto il supporto di numerosi gruppi sportivi e di enti privati, che si sono dedicati ad indicare i loro rappresentanti per l’evento. Un progetto in cui credevamo fortemente e nel quale abbiamo messo tante energie, la finalità sociale era importante, ma a quanto sembra non sufficiente a superare alcuni ostacoli logistici all’interno del carcere che ne hanno impedito lo svolgimento. Ostacoli non dipendenti dalla presente società organizzatrice Gaac 2007 Veronamarathon.

QUALI DIFFICOLTA’- Le difficoltà sono state riscontrate all’interno della casa circondariale, in particolare nella fase di preparazione dei detenuti, per i quali era stato pianificato un programma di allenamento bisettimanale, volto sia a creare attesa per l’evento che a preparare fisicamente i candidati. Casa Circondariale che si è rivelata con il tempo una struttura poco disponibile nel complesso.

Sin dalla prima sessione sono apparsi alcuni sintomi di quella che poi si è rivelata la causa del presente annuncio di abbandono del progetto: la difficoltà di trasmettere l’idea e di farla accogliere prima alla Polizia Penitenziale e poi ai singoli detenuti.

Sono state effettuate sei sessioni di allenamento, delle quali una al coperto in un giorno di pioggia: le strutture sportive all’interno dell’area detentiva si sono dimostrate all’altezza, mentre altrettanto non può dirsi dell’adattamento delle procedure quotidiane della vita carceraria alle esigenze di reperire un minimo di tempo da dedicare all’attività sportiva.

Chiusura, mancanza di dialogo e di apertura, questo ha portato ad avere la presenza continuativa di un numero molto esiguo di ‘detenuti – podisti’, insufficiente per la realizzazione del progetto agonistico di staffetta mista, anche in forma ridotta, che inizialmente prevedeva 24 squadre da 6 podisti cadauna, 3 dei quali detenuti.

Al termine della sesta sessione la nostra resa: troppe incertezze, un clima di sopportazione dell’iniziativa, nessuna facilitazione per favorire il successo del progetto.

RINGRAZIAMENTI - A nome dell’allenatore Alessandro Capovilla e del Comitato Organizzatore porgiamo un sincero ringraziamento a tutto il gruppo di detenuti che ha partecipato agli allenamenti, agli enti coinvolti che hanno sposato subito l’iniziativa, alle società sportive che hanno aderito conentusiasmo alla partecipazione, al maratoneta Gianni Poli e a tutti coloro che si sono fin da subito adoperati per la buona riuscita dell’evento.

Rimane il rammarico per non essere riusciti a portare a termine questa iniziativa insieme a tutte queste persone.

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