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Cronaca

Smantellata la banda delle slot machine, a tradirli sono stati i telefoni

Il gruppo, molto bene organizzato, rapinava in cinque minuti le sale da gioco. La collaborazione con gli esercenti ha permesso i primi arresti, poi è bastato seguire la pista telefonica.

Una banda di individui forti, veloci ed atletici, requisiti fondamentali per procedere a razziare le sale di slot machine. Questi erano infatti gli obiettivi della banda rumena che per alcuni mesi, tra fine 2009 e inizio 2010, ha rapinato un'incredibile quantità di sale slot di Verona e provincia, ma anche di alcuni paesi nel mantovano. Per questo incredibile risultato al gruppo così bene organizzato erano sufficienti a malapena cinque minuti, in quest'arco di tempo, infatti, i malviventi riuscivano ad entrare di notte nei locali, scassinare le macchinette e portare via l'incasso.

I carabinieri di San Bonifacio hanno smantellato il sodalizio criminoso e sono riusciti a ricostruire 29 colpi, più cinque furti d'auto, per un totale di 100 mila euro di refurtiva. Un'indagine nata nel novembre del 2009 quando ci fu un boom di episodi nelle sale da gioco e nei bar. Gli uomini dell'arma hanno iniziato un'attività di collaborazione con i titolari degli esercizi, fondamentali nel permettere ai militari di arrestare i primi tre membri della banda: due uomini e una donna. I carabinieri hanno effettuato dei controlli sulle utenze telefoniche dei tre arrestati e sono così stati condotti agli altri membri della banda. Due sono stati arrestati a Verona, uno a Peschiera del Garda, mentre il quarto si trovava già in carcere per un precedente furto. Altre sei persone sono state denunciate a piede libero. Sono ora accusati di concorso in furti aggravati.

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