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Venerdì, 19 Aprile 2024

Deve scontare una pena di quasi 13 anni: latitante veronese scovato in Slovenia

Angiolino Zandomeneghi, 63 anni, è il destinatario di una serie di condanne comminategli a partire dal 1993 dal Tribunale di Verona e dalle Corti di Appello di Venezia e di Roma per i reati di truffa, associazione per delinquere e ripetute violazioni della Legge sul fallimento

Un'indagine serrata coordinata dalla Procura Generale di Roma e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, ha visto la Polizia di Stato scaligera, in collaborazione con la IIa Divisione del Servizio Centrale Operativo e la partecipazione del Fast Team della Divisione S.I.Re.N.E. del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, localizzare e trarre in arresto il 63enne veronese Angiolino Zandomeneghi, ricercato in campo internazionale in quanto deve scontare la pena di 12 anni, 11 mesi e 29 giorni di reclusione, come disposto da un ordine di carcerazione disposto dall’Ufficio esecuzioni penali.

Ad oltre sei mesi dall'arresto, avvenuto il 31 ottobre 2020 in una strada centrale della città di Capodistria (Slovenia), nella giornata di martedì le autorità slovene lo hanno consegnato all’Ufficio della Polizia di Frontiera di Fernetti, dove ad attenderlo c’erano i poliziotti della Squadra Mobile che gli ha notificato il provvedimento restrittivo.
Il latitante infatti viveva in Slovenia da alcuni anni, utilizzando una falsa identità: quando è stato bloccato dalle forze di polizia locali ha riferito di chiamarsi “Mario” ma di non avere con sé i documenti di riconoscimento. È stato il confronto con le impronte digitali inserite nella banca dati internazionale Schengen, a determinare l'esatta identità di Zandomeneghi. 

Il latitante è stato individuato grazie ad un’articolata attività di intercettazione telefonica delle utenze in uso alle persone a lui più vicine, grazie alla quale stato identificato un soggetto residente nella provincia di Udine che periodicamente si recava al di là del confine per incontrarlo. 
Informazioni che hanno permesso al Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia di organizzare in Slovenia, tramite il Fast Team della Divisione S.I.Re.N.E., la localizzazione e l’arresto del latitante, eseguiti a Capodistria dal Fast Team locale. 

I quasi 13 anni di pena che Zandomeneghi deve scontare, rappresentano il cumulo di una serie di condanne comminategli a partire dal 1993 dal Tribunale di Verona e dalle Corti di Appello di Venezia e di Roma per i reati di truffa, associazione per delinquere e ripetute violazioni della Legge sul fallimento.
Tra le condanne vi rientra quella per bancarotta fraudolenta riferita al fallimento della società “Immobiliare Europa srl”, con la quale il 63enne veronese aveva acquistato per circa un milione e ottocentomila euro il patrimonio dell’ex Democrazia Cristiana costituito da 120 immobili: secondo l’accusa, tali immobili sarebbero stati sottratti da Zandomeneghi in prossimità del fallimento dell’Immobiliare Europa mediante la vendita a un’altra società.

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