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Senza un fanale e documenti per il carico, ha attirato la Polstrada: aveva oltre 35 milioni di euro in cocaina

Il 40enne bresciano fermato in A4 non avrebbe fatto granché per evitare di cadere nella fitta tela dei controlli della Polizia Stradale di Verona, che insieme alla Guardia di Finanza ha messo a segno un sequestro record, scovando 355 chili di sostanza stupefacente

Non ha fatto molto per nascondere la droga che trasportava e neppure per evitare che le forze dell'ordine lo fermassero per un controllo di routine, così il 40enne bresciano trovato lunedì con 355 chili di cocaina sull'autocarro ora è al centro delle indagini. 
Alla conferenza stampa che si è tenuta nel pomeriggio di martedì in Questura a Verona, ha partecipato la Polizia Stradale di Verona diretta dal Comandante Girolamo Lacquaniti e la Guardia di Finanza di Verona guidata dal Tenente Colonnello Vittorio Francavilla, per spiegare i dettagli che hanno portato al più grosso sequestro di questo tipo di stupefacente che sia stato operato nel Veronese. 

Come detto, il conducente del mezzo avrebbe attirato l'attenzione delle forze dell'ordine a più riprese, finendo così in manette. Presumibilmente è entrato in A4 nella zona di Venezia e si è messo in marcia verso Ovest, quando è stato intercettato da una pattuglia della Sezione Autostradale della Polstrada scaligera in prossimità del casello di Verona Sud, che ha notato le condizioni non ottimali del veicolo, il quale aveva anche un fanale bruciato. Dal solito controllo del carico, è emerso che sull'autocarro era presente del materiale idraulico tra cui WC, lavandini e altri materiali, per i quali però il 40enne ha riferito di non avere alcuna bolla di accompagnamento o documento: gli agenti allora hanno chiesto l'ausilio della Guardia di Finanza, con la quale è in corso da tempo una proficua collaborazione, ipotizzando si potesse verificare un illecito di tipo economico-finanziario. 
L'uomo si è mostrato sempre più agitato e i controlli si sono allora spostati nella vicina stazione di Verona Sud, con le forze dell'ordine che immaginavano di dover elevare una multa salata. Invece tra i vari materiali erano presenti in bella vista alcuni scatoloni in cartone che contenevano in tutto 300 confenzioni che potevano sembrare contenessero mattonelle, invece si trattava di panetti di cocaina che, ad un primo test, sarebbe risultata pura al 97% (successive analisi confermeranno il dato) e che, si stima, possa avere un valore complessivo di circa 35 milioni di euro. 

Per il 40enne sono dunque scattate le manette e gli accertamenti a suo carico, che hanno portato alla luce una serie di precedenti specifici, che fanno dunque sospettare che l'individuo sia ben inserito in questo traffico illegale e che possa fungere da corriere. 
È da stabilire inoltre la provenienza della droga, ma anche la sua destinazione: è probabile infatti che un quantitativo così ingente fosse destinato non solo al mercato scaligero. 
A marigine della conferenza il Comandante Lacquaniti ha sottolineato come Verona sia uno snodo fondamentale per il trasporto delle merci e quindi, di riflesso, sia un crocevia importante anche per questri traffici illeciti con le sue autostrade. Lacquaniti ha inoltre aggiunto che una perdita inaspettata di 35 milioni potrebbe avere seri contraccolpi sull'organizzazione che si è occupata dello smercio di droga e che lei indagini andranno quindi avanti per fare luce sui vari aspetti della vicenda. 

Il plauso della politica

«Ancora una volta un’azione congiunta di Polizia stradale e Guardia di Finanza ha sgominato un traffico di morte, portando al sequestro di un quantitativo ingente di stupefacenti. Le nostre forze dell’ordine si meritano un plauso per il successo dell’operazione ma non meno per la sagacia con cui hanno individuato l’anonimo furgone, impegnato nell’atto criminoso”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime le sue congratulazioni per il sequestro compiuto.
«Le nostre autostrade, da sempre simbolo di un Veneto che lavora e produce – conclude il Governatore – sembrano essere scelte sempre di più come vie per il trasporto criminale di ingenti quantitativi di droga. A maggior ragione, esprimo il mio ringraziamento agli agenti e ai finanzieri di Verona che con professionalità e intuito sono giunti ad affidare alla giustizia gente senza scrupoli che rifornisce il mercato della droga e del crimine».

Al plauso di Zaia, si è aggiunto anche il sindaco di Verona, Federico Sboarina: «Grande soddisfazione per il sequestro di droga, dalle proporzioni ingenti, effettuato oggi. Un'operazione che conferma l'efficienza delle nostre Forze dell'Ordine, sempre vigili nel controllo del territorio, non solo della città ma anche delle arterie autostradali. Sono state proprio brave. Stroncare un simile traffico di stupefacenti significa garantire la sicurezza del paese e infliggere un colpo mortale ad un'organizzazione malavitosa ben strutturata, visto che è dotata di un enorme potere d'acquisto e quindi di spaccio. Per questo ringrazio ed esprimo i miei complimenti a Polizia stradale e Guardia di Finanza che si sono distinti in un egregio lavoro di contrasto al traffico. Dirigenti e agenti di questi due Corpi, mai come oggi siete l'orgoglio di Verona».

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