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Cronaca Valverde / Piazza Renato Simoni

Chiede 100 euro per ridare il cellulare alla ragazza: in manette per estorsione

Il telefono lo aveva acquistato a 50 euro da alcuni connazionali, che a loro volta lo avevano preso alla stessa cifra su internet, aveva deciso però che si meritava una ricompensa

I carabinieri della stazione di Verona lo hanno tratto in arresto sabato mattina perché ritenuto colpevole di estorsione nei confronti di una veronese ed ora S.V., ucraino del 1980, si trova confinato agli arresti domiciliari. 
La vicenda prese il via nel marzo del 2015, quando una ragazza subì il furto del proprio telefono cellulare, un iPhone 5s. Nella mattinata del 13 febbraio 2016, la giovane si è presentata nella caserma dei militari, dicendo di essere stata contattata da un uomo che sosteneva di avere il suo telefono. Lo sconosciuto ha raccontato alla veronese di averlo ricevuto da alcuni connazionali al prezzo di 50 euro, dopo che questi lo avevano comprato su internet alla stessa cifra accorgendosi poi che l'apparecchio era bloccato e che sul display appariva una frase italiano. Frase lasciata appositamente dalla ragazza, dove chiedeva di essere contattata al suo numero, o di rivolgersi alle forze dell'ordine, poiché quel cellulare le era stato rubato. 
Così l'ucraino l'ha chiamata a inizio febbraio con l'obiettivo di ridarglielo, inzialmente senza chiedere nulla in cambio. Sabato quindi hanno fissato un appuntamento, ma poi l'uomo le ha detto di essere disposto a renderlo solo su pagamento di 100 euro. Spaventata, la ragazza ha deciso quindi di rivolgersi ai carabinieri, che hanno monitorato lo scambio in abiti civili, attendendo il momento giusto per intervenire. 
Completata l'estorsione, S.V. è stato arrestato e la veronese ha riavuto indietro i suoi 100 euro. L'ucraino è comparso davanti al giudice nella mattinata lunedì ed è stato sottoposto ai domiciliari al termine del rito direttissimo. 

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